In libreria

Le proposte di questa settimana vanno da uno spaccato della seconda metà del XX sec. attraverso l’arte di scrivere lettere, a una raccolta di ricette di vari popoli collegate a varie religioni; da un saggio sull’evoluzione del contratto matrimoniale al racconto della rappresaglia nazista a Boves, nel cuneese
Libri aperti

Epistolari– Elena Croce e Maria Zambrano, “A presto, dunque, e a sempre. Lettere 1955-1990”, Archinto, euro 20,00 – Ovvero dell’arte di scrivere lettere per dar corpo alla dimensione affettiva della propria vita e per confrontarsi sulla propria creazione di pensiero. L’integralità della corrispondenza, contestualizzata adeguatamente, offre uno spaccato straordinario della seconda metà del XX secolo. (p.p.)

 

 

Religioni in cucina– M.C. Giorda/ S. Hejazi (cur.), “Nutrire l’anima”, Effatà (info@effata.it), euro 9,00 – Il cibo non è legato solo al bisogno primario di alimentarsi, ma ha un profondo significato culturale, simbolico e religioso. In questo illuminante testo, una selezione di ricette appartenenti alle tradizioni di vari popoli diventa occasione per sviluppare alcuni temi collegati al nesso “cibo-religioni”.

 

 

Famiglia– Alberto Melloni, “Amore senza fine. Amore senza fini”, il Mulino, euro 12,00 – Lo storico Alberto Melloni, grande esperto di concili, si cimenta questa volta col concetto di matrimonio in un momento in cui i gay vogliono accedervi e altri lo difendono strenuamente come baluardo della coppia eterosessuale. L’analisi storica evidenzia come il contratto matrimoniale abbia conosciuto una forte evoluzione nel corso della storia, anche ecclesiale. (p.p.)

 

 

Testimoni–  Chiara Genisio, “Martiri per amore”, Paoline, euro 12,00 – 8 settembre 1943. In seguito all’armistizio,  Boves, cittadina del Cuneese, è teatro della prima rappresaglia nazista in Italia. Nel tentativo di salvare la popolazione, parroco, viceparroco e un imprenditore vengono trucidati. Un episodio feroce, che avrebbe potuto generare odio. Invece oggi Boves è sede di una “Scuola di Pace”, la prima sorta in Italia, per trasformare quella tragedia in forza che redime.

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