In libreria
Mafia – Rosario Giuè, “Peccato di mafia. Potere criminale e questioni pastorali”, Edb, euro 10,00 – Dopo il gesto profetico di papa Francesco, che con la scomunica ai mafiosi ha indicato una direzione per il cammino della Chiesa, un prete palermitano, che ha guidato la parrocchia di Brancaccio prima di don Giuseppe Puglisi (ucciso da Cosa Nostra nel 1993), riflette su una ferita aperta e si interroga su alcune questioni pastorali non sempre chiare nel rapporto tra comunità ecclesiale e mentalità mafiosa.
Storia – Massimiliano Nuti, “Costantino il Grande: un falso mito?”, Mattioli 1885, euro 15,00 – Dopo 17 secoli dal suo presunto editto di Milano, questo volume svela le tante ambiguità di una delle figure più controverse della storia, per Eusebio di Cesarea un fulgido esempio di vita pia e devota, per i pagani un affamatore del popolo e un criminale (uccise moglie e figlio, e si rivolse al cristianesimo perché la religione tradizionale non gli permetteva di espiare le sue colpe). Un viaggio, documentato alla luce dei più recenti studi, nella biografia del primo imperatore cristiano.
Chiesa e società – Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, “Terra e cibo”, Libreria Editrice Vaticana, euro 12,00 – Un contributo agli attuali dibattiti sul problema della fame del mondo, aderendo all’esortazione di papa Francesco di «trovare i modi perché tutti possano beneficiare dei frutti della terra». Il titolo del presente lavoro mette in relazione due realtà, la “terra” e il “cibo”: la prima rinvia all’organizzazione della produzione e all’uso delle risorse; la seconda, alla distribuzione e agli stili di vita.
Avventure nel passato – Peter Kolosimo, “Continenti perduti”, Mursia, euro 19,00 – La favolosa Mu, l’arca di Noè, la mitica Atlantide, le piramidi dei faraoni, i giganti di pietra dell’Isola di Pasqua, Tiahuanaco… A trent’anni dalla scomparsa, con la sua scrittura agile, brillante e appassionata, eppur rigorosa, in questa prima antologia delle sue opere l’autore ci accompagna attraverso il nostro lontano passato. Il suo stile è famoso: raccoglieva, unendo e confrontando, dati e testimonianze, senza mai imporre teorie ma limitandosi a descriverle come ipotesi possibili.