In libreria

Dai Pescatori di balene di Salgari alle Odi di Orazio con testo latino a fronte, dalle memorie di Bruno Bartoloni alla visione dei sacramenti di Schmemann, qualche proposta di lettura per il week-end
Giornata mondiale dei libri

Spiritualità
Alexander Schmemann, “Per la vita del mondo. Il mondo come sacramento”, Lipa, euro 16,00 – Il potere trasformante della liturgia e la sua capacità formativa per la missione evangelizzatrice sono al centro delle riflessione di uno dei teologi più rinomati a livello mondiale, personalità di spicco della Chiesa ortodossa d’America. Con questo testo apparso quasi cinquant’anni fa, ma tuttora valido per originalità e freschezza, Schmemann ci offre una visione dei sacramenti radicata nella tradizione e allo stesso tempo profondamente nuova e attraente per l’uomo di oggi.
 
Classici
Orazio, “Odi”, Morcelliana, euro 19,00 –  A cura di Enrico Castelnovi e con testo latino a fronte, le celeberrime Odi oraziane si propongono come esempio di educazione alla disciplina e alla bellezza. Cantare l’immagine “pubblica” della potenza di Roma, ma coglierne anche la sfera “privata”, perlustrando l’enigma del tempo e della fragilità umana sono forse i temi, perenni come il fluire della storia, che consentono di afferrare l’invito del cantore del carpe diem ad appropriarsi del presente.
 
Memorie
Bruno Bartoloni, “Le orecchie del Vaticano”, Mauro Pagliai, euro 18,00 – Libro di memorie e allo stesso tempo dossier politico e storico che copre l’arco di due secoli tra la Germania e il Vaticano, dai primi dell’Ottocento fino al pontificato di Benedetto XVI, questo testo di Bruno Bartoloni, vaticanista per 45 anni dell’Agence France Press e collaboratore del Corriere della Sera, porta alla luce una quantità di fatti e curiosità inediti che coinvolgono la Santa Santa, sfatando anche leggende che lasciano dubbi, come la notizia, sostenuta dal card. Tisserant, che Mussolini fece uccidere Pio XI.
 
Avventura
Emilio Salgari, “I pescatori di balene”, Bel-Ami Edizioni, euro 10,00 – Riproposta di uno dei romanzi meno noti, ma non per questo meno avvincenti, dello scrittore veronese di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita. Siamo lontani dal mondo esotico della Malesia e dei Caraibi. Con questo “classico sommerso” dal ritmo serrato che vede l’equipaggio di una baleniera danese alle prese con i ghiacci del Polo – l’eterna sfida dell’uomo contro una natura minacciosa e imponente – Salgari ci ha consegnato il “suo” Moby Dick.
 
 
 
 

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