In dialogo
KAZAKISTAN
Leader delle religioni ad Astana
Negli ultimi anni il Kazakistan, da sempre crocevia di religioni, culture e civiltà dell’Oriente e dell’Occidente, ha elaborato una vera piattaforma spirituale per il dialogo interreligioso, con una serie di iniziative che hanno favorito l’incontro di leader sia religiosi che politici.
La sua leadership attuale crede che le tradizioni culturali ed etiche dei suoi cittadini siano servite e continuino a servire da fondamento stabile per il mantenimento della pace, della libertà religiosa e della promozione del dialogo. Tale fede nella tolleranza spirituale è dimostrata dalla coesistenza di più di 40 confessioni e denominazioni religiose, oltre a 130 nazionalità e gruppi etnici.
Nei primi giorni di luglio, ad Astana, la capitale, si è svolta la terza edizione del “Congresso dei leader delle religioni mondiali” con partecipanti di 35 Paesi in rappresentanza di tutte le religioni del mondo, oltre a inviati di organismi internazionali, come l’Ocse.
Il Congresso è stato dedicato alla riflessione sulla funzione delle religioni nella costruzione di un mondo di tolleranza, di rispetto reciproco e di collaborazione. Presente anche una delegazione della Santa Sede, guidata dal card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso.
EBRAISMO
Nuove figure per dialogare
L’International Jewish Committee on Interreligious Consultations (Ijcic), creato nel 1970 con lo scopo di rappresentare la comunità ebraica mondiale presso la Santa Sede, nel corso degli anni, ha allargato le sue attività fino a curare, attualmente, i rapporti con i responsabili di diverse organizzazioni religiose a livello internazionale. Oltre alle problematiche di carattere interreligioso, s’interessa di questioni morali ed etiche comuni a diverse fedi.
Recentemente a capo dell’organizzazione è avvenuto un importante cambio di guardia. Al posto del rabbino David Rosen, figura di primissimo piano nel dialogo ebraico-cristiano, che ha completato il suo mandato come presidente dell’organizzazione, è stato eletto il rabbino statunitense Richard Marker.
Il nuovo presidente è noto per il suo impegno ultraquarantennale nel dialogo interreligioso a livello locale e internazionale. Marker, oltre ad aver ricoperto cariche importanti in campo accademico, è attualmente co-presidente del Board of World Religious Leaders. Accettando la nomina, il rabbino ha dichiarato: «L’attività di carattere interreligioso è oggi più che mai importante ed è in costante sviluppo. Il nostro lavoro comprende rapportarsi con cristiani in Europa e in America, ma anche con comunità musulmane e tradizioni religiose orientali. Riceviamo questo mandato in un momento particolarmente ricco di sfide».
Marker sarà affiancato da un’altra figura di livello internazionale: il professor Lawrence Schiffman, una vera autorità nell’ambito degli studi del giudaismo rabbinico e dei rotoli del Mar Morto.