In Colombia vincono Santos e il processo di pace
L'attuale presidente è riuscito ad imporsi al secondo turno, con quasi il 51 per cento. Meno di un mese fa era stato superato dal suo avversario Oscar Ivan Zuluaga. La sua vittoria significa anche un importante appoggio dell'elettorato al processo di pace con la guerriglia delle Farc e dell'Eln
Con quasi il 51 per conto dei voti, il presidente colombiano Juan Manuel Santos è riuscito a imporsi, questa domenica, nel secondo turno delle presidenziali sul suo avversario Oscar Ivan Zuluaga, che ha ottenuto il 45 per cento delle preferenze.
Anche questa volta l'assenteismo è stato altissimo, sebbene sia diminuito. Ha votato il 53 per cento degli aventi diritto, mentre nel primo turno il 61 per cento degli elettori ha scelto di non votare.
La vittoria dì Santos è anche un importante avallo dell'elettorato al processo di pace con la guerriglia delle Farc, con buone possibilità che vi si aggiunga anche quella dell'Eln, per mettere fine a un conflitto che dura ormai da 50 anni. Durante la campagna elettorale, Zuluaga ha attaccato duramente il processo, presentando come una debolezza del governo le concessioni ottenute dai gruppi sovversivi. L'oppositore, seguace dell'ex presidente Alvaro Uribe, aveva avvertito che in caso di vittoria avrebbe rimesso in discussione i punti accordati tra guerriglia e governo.
Durante i negoziati a La Habana sono stati presi importanti accordi in merito alla riforma agraria, al narcotraffico e alla inserzione in politica del gruppo armato. L'avversario di Santos nel suo discorso non ha riconosciuto le motivazioni politiche dell'insurrezione armata.
La gestione di governo di Santos, che sul piano militare non ha concesso niente, è riuscita a garantire in questi anni un importante ritmo di crescita, superiore al 4 per cento l'anno. La disoccupazione è in calo, al di sotto del 10 per cento, ed in quattro anni i poveri sono diminuiti di 2 milioni e mezzo. Gli esperti considerano che la fine del conflitto avrebbe l'effetto, sul fronte economico, di aggiungere altri 2 punti percentuali al PIL, il che dimostra il grande dinamismo dell'economia del Paese.
Si tratta, ad ogni modo, di risultati macroeconomici. I sondaggi dicono che l'alto livello di disuguaglianza resta la principale sfida: salute, educazione e disoccupazione rientrano tra le principali preoccupazioni dei colombiani e forse l'assenza di un dibattito su questi punti, può spiegare in parte l'alto livello di assenteismo.
«La storia ha i suoi momenti e questo è il momento per mettere fine a questo cruento conflitto», ha annunciato Santos celebrando la vittoria elettorale. Il presidente ha risaltato che la pace è l'opportunità per «intraprendere profonde riforme» ed ha segnalato che «il messaggio di oggi vale anche per le FARC e l'oro ELN: questa è la fine di 50 anni di violenza. Il percorso non è stato, non è e non sarà facile». A coloro che sono scettici in merito al processo in corso, ha poi ricordato che l'obiettivo da raggiungere «non sarà una pace senza impunità, ma sarà una pace giusta».