In banca
Uno dei miei compiti da impiegata è quello di depositare ogni settimana il denaro in banca.
Prima c’era sempre una signora allo sportello che, vedendo la mia fretta, incassava il denaro, mi lasciava partire e faceva dopo le operazioni di registrazione.
Ora il nuovo impiegato invece registra una alla volta le varie somme che consegno e ciò prende molto tempo. Un giorno ho cominciato a innervosirmi e mi sono azzardata a chiedergli se non poteva registrare dopo come faceva la sua collega. Seccato, mi ha risposto: «Adesso è lei che viene a dettare nuove disposizioni in banca?».
Sono uscita offesa. La settimana seguente, in banca, con l’impiegato è calato un silenzio glaciale che si è ripetuto per diverse settimane, finché un giorno ho capito che dovevo fare il primo passo e dimostrare rispetto per il suo lavoro. Non ricordo cosa ho detto, ma è bastata una sola frase per rompere il ghiaccio e avviare una breve chiacchierata.
Adesso, quando vado in banca, tra noi c’è cordialità.
K.V.L. – Belgio