In attesa dei Superheavy
Un “supergruppo” molto "anni Settanta" si annuncia come una delle novità discografiche del prossimo autunno
Basta dare un’occhiata alla formazione dei Superheavy: un mito sempreverde come Mick Jagger (il sessantottenne leader carismatico dei Rolling Stones, che nel video-guida ancheggia come un teenager), una delle stelle del nuovo soul-pop britannico Joss Stone, il sapiente Dave Stewart (già mente degli Eurythmics e non nuovo ad ammucchiate similari), Damian Marley, uno dei rampolli del compianto re del reggae, e il compositore indiano AR Rhaman.
Il 19 settembre arriverà sui mercati mondiali il loro attesissimo debutto, ma in radio e sul web già impazza questa scoppiettante Miracle Worker: un bel mix di reggae, rock rollingstoniano, e soul di marca Motown. Il video ci mostra il quintetto in un pittoresco quartiere multietnico (a mezza via tra New York e New Orleans) con un Jagger in completo fucsia, e la Stone che si trasforma da timida fioraia in grintosa pop star. Sono ovviamente loro i magneti intorno ai quali ruota di questo progetto: 12 canzoni concepite in Giamaica, ma realizzate in tre settimane d’incisione in quel di Los Angeles.
Nell’attesa di svelarvi l’intero album (in un brano Jagger canta addirittura in sanscrito), c’è da godersi questo singolo, pieno di ritmo, d’allegria e, come ben suggerisce il clip, di voglia di far musica insieme; una canzoncina semplice, ma piuttosto intrigante nella confezione, con un testo dove i nostri snocciolano i sempiterni miracoli dell’amore: un perfetto e fors’anche balsamico “scacciapensieri” per l’estate più inquieta e travagliata di questi ultimi dieci anni.
Superheavy, “Miracle Worker”, Sony – Bmg