In aiuto del Pakistan
Subito in moto i soccorsi e gli interventi di emergenza, anche se c’è ancora tantissimo da fare.
Tutti abbiamo sotto gli occhi le dimensioni catastrofiche delle alluvioni che hanno sommerso intere città e villaggi del Pakistan durante il mese di agosto. Il maggiore disastro di tutti i tempi, in un Paese dove il terremoto del 2005 ha causato la morte di 75 mila persone, gli attentati suicidi di questi ultimi anni hanno mietuto 3500 vittime e si registra l’esodo di due milioni di persone in fuga dai talebani.
Subito in moto i soccorsi e gli interventi di emergenza, anche se c’è ancora tantissimo da fare. Pure le comunità dei Focolari lì presenti si sono attivate. «Adulti e giovani – ci riferiscono da Rawalpindi – hanno potuto portare aiuto a 381 famiglie cristiane e musulmane che ora sono alloggiate in alcune scuole cristiane di Risalpur, sotto l’amministrazione dei militari». E continuano: «Sappiamo bene che si incontrano sempre molti problemi: invece tutte le porte si sono aperte. Ad esempio, abbiamo ottenuto subito i permessi dalle autorità per entrare nei campi per la distribuzione dei beni di prima necessità».
Molti hanno chiesto anche a Città Nuova come fare arrivare degli aiuti. Si può usare il seguente conto corrente bancario, stando attenti a specificare nella causale della transazione “Pakistan”:
Conto intestato a: P.a.m.o.m. Fondo mondo unito
Indirizzo banca: Intesa San Paolo, filiale di Grottaferrata, via delle Sorgenti, 128 – 00046 Grottaferrata (Roma).
Codice iban per transazioni nazionali e internazionali:
IBAN IT04 M030 6939 1401 0000 0640 100
BIC BCITITMM
Si possono inoltre inviare offerte a Caritas italiana tramite c/c postale n. 347013 oppure all’indirizzo di Città Nuova, specificando sempre “Pakistan” nella causale.