Immagini in tv
«Sono mamma di quattro bambini. Come mi devo comportare quando in tv i miei figli, anche involontariamente, assistono a immagini come guerre, terremoti, carestie? Ha qualche indicazione in proposito?».
Melania
È molto diffuso nei genitori il timore di non saper mediare le immagini della tv, che mostrano gli aspetti più dolorosi dell’esistenza umana (guerre, catastrofi, azioni criminali, ecc.). Innanzitutto la “spaventosità” dei contenuti non è un concetto assoluto, i bambini reagiscono molto diversamente a seconda dell’età. Per esempio, un bambino in età prescolare potrebbe sentirsi gravemente minacciato da mostri fantastici, rumori improvvisi, riprese ravvicinate di serpenti, o scene che si svolgono al buio, ma restare del tutto indifferente a un filmato sulle armi di distruzione di massa.
Analogamente, anche le modalità dei genitori per affrontare le reazioni di paura sono profondamente diverse. I bambini più piccoli si tranquillizzano più facilmente con strategie fisiche come stringerli a sé, mettergli accanto un oggetto rassicurante (una coperta o il pupazzo preferito) o fare uno spuntino, rispetto a qualunque spiegazione verbale. Faticano a capire il significato di espressioni come “raramente” e “probabilità molto scarsa”, usate nel tentativo di allontanarli psicologicamente dai messaggi minaccianti. Man mano che crescono, tuttavia, essi devono essere abituati gradualmente a riconoscere le minacce reali, pur convincendosi che la situazione è “sotto controllo” e che gli adulti che li circondano, in famiglia e nella società, si adoperano per proteggerli.
Le ricerche ci dicono che la strategia dello “struzzo”, basata sull’idea dell’inconsapevolezza dei bambini, è del tutto sbagliata. Le domande dei bambini su ciò che vedono in tv necessitano di risposte sincere e le loro paure e preoccupazioni vanno tenute nella dovuta considerazione. Se il bambino ha già iniziato a guardare un programma, è troppo tardi per dirgli che “non c’è nulla di cui preoccuparsi”. In una situazione di questo tipo, i bambini devono poter esprimere la propria ansia e comunicare i propri pensieri sul da farsi. Non dimentichiamoci poi che queste notizie, se mediate opportunamente da genitori ed educatori possono anche rappresentare occasioni fondamentali per sviluppare nei bambini il senso di responsabilità sociale, e sensibilità verso il dolore e la sofferenza degli altri.
spaziofamiglia@cittanuova.it