Ildegarda, la potenza e la grazia

Lucia Tancredi - Città Nuova  
Lucia Tancredi "Ildegarda".

Mi sono incontrata con una donna vissuta più di mille anni fa.Devo esprimere riconoscenza all’autrice, Lucia Tancredi, che con la sua penna fluida ha tracciato con poetiche pennellate la vita di Ildegarda, badessa del monastero di Bingen, in Germania.

 

Donna del suo tempo, ha abitato i secoli arrivando nei cuori della gente di ogni epoca.Il suo talento più grande è la felicità che scaturisce dal rapporto con il suo Dio, il quale la inonda di luce, di rivelazioni, donandole il dono della profezia, facendole compiere miracoli ancora in vita.

 

La sua più grande virtù è la fortezza, il coraggio, l’ardimento, che nel pieno oscuro passaggio epocale fanno di lei la donna più ascoltata da papi e imperatori. Osando sfidare le usanze del tempo, fonda monasteri autonomi dal controllo degli uomini.

 

Cultura, passione per le scienze e curiosità intellettuale la portano a riconsiderare il rapporto con la preghiera, che farà accompagnare da danze e canti scritti da lei.

Sarà la prima donna a comporre, fra gli anni 1151 e 1158, quella che è considerata la prima rappresentazione sacra del Medioevo, l’Ordo Virtutu, inventando una lingua nuova, una delle prime lingue artificiali di cui si abbiano notizie.

Cosa mi ha rivelato Ildegarda?

 

Mi ha trasmesso l’amore per il suo Dio con il quale combatte una lotta corpo a corpo che la sfianca ma che la rende creatura libera. Mi ha mostrato la responsabilità e la grazia di essere donna. Mi ha cantato l’intelligenza e l’unicità del nostro essere creature, la bellezza dell’Universo e l’amore per gli esseri viventi:«L’Universo ha bisogno di dirsi e solo l’uomo può svelare il segreto che esso contiene. Alberi e fiori cantano la bellezza della viridità, ma se l’uomo non la cantasse questa bellezza si perderebbe. Se al posto di una spada, di un cilicio, di una penitenza ginocchioni offrissimo un pò di bellezza…».

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons