Il volontariato a scuola

A Brindisi, grazie ad un progetto innovativo, gli studenti si occupano di volontariato

In molte scuole di Brindisi, oltre a studiare, i ragazzi fanno volontariato. Un progetto innovativo ed interessante che ha inizio, come racconta Paola Baldassarre, assessore alla cultura e all’istruzione della Provincia di Brindisi, da un’esperienza personale. Qualche anno addietro, svegliandosi una mattina, Paola deve decidere se reagire con la vendetta ad un’ingiustizia subìta o se trasformare il dolore in una storia positiva.

 

«Entrai in un istituto, il san Vincenzo di Brindisi, e dopo una conversione e un colloquio con un confessore, ho superato il dolore decidendo di prendermi cura degli altri sofferenti». Sono seguiti gli studi alla Pontificia Università della Santa Croce, nell’anno 2006, e in seguito un Master in Antropologia della famiglia e dell’amore umano presso l’AFE–Università Sapienza di Roma, dove ha approfondito anche l’educazione all’affettività.

 

Subito dopo aver concluso gli studi, si è presentata l’occasione di entrare nel campo della politica, che per Paola assomigliava a qualcosa di più di una semplice circostanza, mediante la quale da quel momento avrebbe cercato di avviare una sorta di rivoluzione antropologica. La prima iniziativa, è nata nel solco del progetto Scuola & Solidarietà che il Csv Poiesis (Centro servizi al volontariato) sviluppa da cinque anni a Brindisi. Essa si fonda sulla convinzione che “ente territoriale”, “ambiente scuola” e “volontariato” debbano concorrere a delineare una società basata su una responsabilità condivisa della gestione sociale, alla quale l’assessore Baldassarre ha aderito prontamente, rivolgendosi alle scuole e, nello specifico, ai ragazzi degli istituti scolastici di istruzione secondaria di primo e secondo grado, i più coinvolti nell’attuale emergenza educativa.

 

Quest’ultima è il motivo principale che ha determinato la decisione di un’esperienza forte in campo sociale, come quella del volontariato, poiché potesse offrire un via di uscita ai ragazzi entrati nella spirale della superficialità e del relativismo etico e morale. «Non si tratta di un’esperienza momentanea filantropica – afferma l’assessore alla pubblica istruzione – ma di un’azione reale e continuativa, che ha portato alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra alcune istituzioni brindisine»: la Provincia con l’assessorato alla pubblica istruzione, il Csv Poiesis e l’Ufficio scolastico provinciale, per la realizzazione del progetto dal titolo “Scuola & SolidarietàDi fronte all’emergenza educativa, dalla Provincia, attraverso la Scuola, con il Volontariato, verso una nuova etica relazionale per una cittadinanza attiva e solidale”.

 

Proprio in quest’anno, “dedicato” dall’Unione Europea, rispettivamente, alla “lotta alla povertà e all’esclusione sociale” e al “volontariato”, sono incominciate le visite presso la Casa di Riposo il Focolare di Brindisi dove gli studenti, accompagnati dai volontari, hanno tenuto dei corsi di alfabetizzazione informatica agli anziani e successivamente presso strutture di altre località limitrofe, quali il Centro occupazionale portatori di handicap di Francavilla Fontana, la Fontanella casa famiglia di Fasano, e l’associazione la Nostra Famiglia di Ostuni.

 

I ragazzi dell’Istituto Flacco, di Brindisi, si sono recati al reparto di neonatologia e pediatria dell’ospedale cittadino Perrino. Al progetto hanno preso parte anche gli istituti Giorgi di Brindisi, da Vinci di Fasano, Pepe-Calamo di Ostuni e Lilla di Francavilla Fontana. L’incontro degli studenti con queste realtà, avrebbe, secondo l’idea dell’assessore, ridimensionato i problemi di carattere adolescenziale dei ragazzi di scuola, legati alla crisi per la mancanza di modelli credibili cui ispirarsi e alla conseguente emulazione di figure leggere propinate dai media, improntate ad una cultura consumistica ed edonistica.

 

Sono già numerose le iniziative che nascono e si sviluppano intorno a questo progetto, la prima è prevista per il 7 maggio a san Pancrazio Salentino, alla quale sarà presente don Mazzi per dare voce alla bellezza dei ragazzi, vittime di una libertà che non possiedono realmente.

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