Il vero banchetto

Vojtech Kodet rivisita nel libro "Meditazioni sull'Eucarestia" di Città Nuova, il mistero dell'ultima cena .
L'ultima Cena-Juan de Juanes

«L’Eucarestia fu istituita durante una cena e da quel giorno si festeggia nella forma del banchetto. Nella tradizione biblica però il senso del banchetto non si è mai limitato solo all’assunzione del cibo e alla sazietà dei commensali. Trovarsi insieme a tavola esprime e crea, fra chi partecipa al banchetto, una comunità, esprime la stima degli ospiti verso gli invitati, approfondisce i rapporti familiari e di amicizia e unisce tutti coloro che sono invitati alla mensa comune. In Israele questo valeva e vale ancora oggi ogni volta che ci si riunisce insieme specialmente per il banchetto pasquale. Nella prfezia di Isaia c’è una bellissima visione di un banchetto che Dio stesso imbandirà alla fine dei tempi, durante il quale riunirà tutte le nazioni intorno ad un’unica mensamensa, togliendo il velo che copre i volti di tutti i popoli (cf. Is 25, 6-7).

 

Con la venuta di Gesù, il banchetto solenne su questa terra assunse un’ulteriore dimensione (…).

Quando Gesù riunisce i discepoli intorno alla mensa, crea una comunità che non nasce solo da simpatie umane, bensì la comunità di coloro che hanno accettato l’invito del Signore (…). Non solo durante la messa, ma ogni giorno  e ogni notte egli aspetta quel minimo cenno con il quale gli permettiamo di entrare per mettersi a tavola con noi: "Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me"(cf. Ap 3, 20)».

 

(Vojtech Kodet, Meditazioni sull’Eucarestia, Città Nuova 2007).

 

 

 

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