Il Vaticano II e la comunicazione

L’ultimo libro di don Dario Edoardo Viganò è "Una rinnovata storia tra Vangelo e società", come recita il sottotitolo
Copertina del libro di don Dario Edoardo Viganò "Il Vaticano II e la comunicazione di massa"

Arriva giusto per celebrare i 50 anni del Concilio il volume di don Viganò, da poco nominato direttore del Centro televisivo Vaticano e docente all’università Lateranense e alla Luiss, oltre che responsabile dell’Ente dello spettacolo. Il libro (219 pp., Edizione Paoline, euro 22) è bello e prezioso, perchè rappresenta  una «rinnovata storia tra Vangelo e società», come recita il sottotitolo. Accanto al dvd allegato con documenti storici dell’epoca – difficilmente rintracciabili e quindi un omaggio in più al testo – è piacevole e documentata la lettura dei cinque capitoli che scorrono con una analisi puntigliosa, ma di immediata comunicabilità, le vicende del complesso momento storico-religioso conciliare in un’epoca di grande trasformazione planetaria di idee e costumi.  

Un approfondimento particolare è dato al decreto “Inter mirifica” del 4 dicembre 1963 appositamente dedicato alla comunicazione di massa. Ma il volume parte da lontano, da Pio XI e soprattutto Pio XII per arrivare ai nostri giorni, con un balzo a volo d’uccello documentato e lineare. «Uno dei libri sul Concilio che meritano di essere letti», ha commentato al momento della presentazione il rettore della Lateranense mons. Enrico dal Covolo, a cui è succeduto poi l’intramontabile Pippo Baudo nel ricordare i mitici anni Sessanta e il suo contatto con i pontefici, fino ai commenti approfonditi di Alberto Melloni e Marcello Sorgi, quest’ultimo editorialista de La Stampa, davanti al folto gruppo di estimatori e giornalisti.

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