Il terremoto scuote Emilia e Toscana

Alle 12.30  una scossa con epicentro nella Lunigiana scuote le due regioni, ma si avvverte anche in tutto il Nord. Torna la paura che riporta tutti al 20 e 29 maggio 2012, quando il sisma sconvolse diverse cittadine emiliane. Dalla nostra corrispondente
Terremoto in Emilia

Come dimenticare quanto accaduto poco più di un anno fa? La scossa avvenuta oggi, poco dopo le 12.30 con epicentro in Toscana, ha rimesso in moto tutte le paure, l’angoscia e l’esperienza vissuta nel 2012 in Emilia.

A Parma tanti stanno pranzando. Anch’io. C’è silenzio e il moto ondulatorio del sisma prolunga quei secondi che appaiono interminabili. Non si sa se uscire di casa o attendere che la scossa si fermi. Qualcuno in strada urla «Il terremoto, il terremoto» e intanto le linee telefoniche in pochi attimi sono intasate.

Qualche minuto dopo mi chiama Angela da Carpi: «noi stiamo bene, ma siamo tutti in strada; è troppo forte la paura. La scossa è stata molto diversa da quelle dell’anno scorso eppure il timore che si ripetano dei danni è lo stesso, se non di più».

Il telefono in casa inizia a squillare più volte. Marika da Cavezzo «sto bene, tutto ok. Ancora tremo dopo quanto accaduto l’anno scorso. Anche questa volta Dio ci ha risparmiato».

Tra una telefonata e un sms accendo la tv e scopro che l’epicentro non è in Emilia, bensì in Toscana. Ci sono solo gli Appenini a separare le due regioni e al confine, in montagna, vi sono tanti paesi come Berceto e Borgotaro dove la scossa di terremoto si è sentita parecchio e i sindaci hanno già deciso di chiudere gli uffici comunali.

«Ero a Sassuolo (Modena) – mi racconta Cati – e stavo parlando con un cliente all’interno di un negozio; io non ho avvertito il terremoto, ma ho visto il viso della persona che avevo dinanzi che ha cambiato colore. Sono stati attimi difficili».

Tra telefono fisso e cellulare continuo a ricevere echi di come la gente sta vivendo in Emilia il post terremoto «a Carpi – mi racconta Stefania che lavora in banca – siamo tutti usciti in strada. Non sappiamo se riprenderemo la normale attività lavorativa o per oggi verrà sospesa». «Sono in macchina – mi dice Alessandra di Modena. Appena sentita la scossa sono andata a prendere mia figlia e mia mamma e ora siamo in giro; mi è ritornato alla mente tutto quanto vissuto l’anno scorso per cui sono molto spaventata».

Se effettivamente il terremoto in Toscana non sembra sia stato così forte e violento e non ha registrato vittime, in Emilia ha riportato tutti indietro di un anno, ha riacceso la paura così come pure la speranza – l’ultima a morire – che non via sia un seguito a queste scosse.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons