Il successo
«Nella vita è meglio essere felici o avere successo?».
Luca R. ‑ Macerata
«Nella vita è meglio essere felici o avere successo?».
Luca R. ‑ Macerata
Il successo è ottenere ciò che si è desiderato, la felicità è desiderare ciò che si è ottenuto. Da questa distinzione si intuisce che la felicità sia sempre in pole position rispetto al successo, perché il rischio di rimanere delusi e insoddisfatti nel rincorrere ossessivamente il successo è dietro l’angolo. D’altra parte il successo ha sempre a che fare con l’esterno, col mondo fuori di noi, con la cultura del tempo, ed è quindi continuamente mutevole.
Avere successo nell’antica Grecia poteva significare conquistare un alloro d’ulivo ai giochi di Olimpia; nell’antica Roma era conquistare la libertà del civis romanus se si era schiavi; nel Medioevo era divenire un rispettabile cavaliere feudale. Insomma ogni epoca ha avuto il suo concetto di successo, mentre l’idea di felicità è qualcosa di immutabile, non variabile dalla cultura del tempo, perché ha sempre a che fare con il nostro mondo interiore che è uguale per tutti, dove l’obiettivo ultimo è la pace dell’anima, un po’ come Candido di Voltaire che, dopo una lunga rincorsa affannosa e inutile per cercare di realizzare il “migliore dei mondi possibili”, alla fine trova la quiete nel coltivare l’orticello di casa propria.
Il concetto di successo, però, non va né rifiutato, né demonizzato. Anzi, se considerato nella sua giusta prospettiva di equilibrio, è qualcosa da ammirare e ricercare. Esiste infatti una descrizione del successo fatta dal poeta statunitense Ralph Waldo Emerson che consiglio a chiunque di meditare: «Cos’è il successo? Ridere spesso e amare molto; guadagnarsi il rispetto delle persone intelligenti e l’affetto dei bambini; ottenere l’approvazione di critici onesti e sopportare i tradimenti dei falsi amici; apprezzare la bellezza; trovare il meglio nel prossimo; donarsi; lasciare un mondo un po’ migliore con un bambino sano in più; un fazzoletto di giardino o una vita socialmente riscattata; aver giocato e riso con entusiasmo; e cantato con esultanza; sapere che grazie alla nostra esistenza almeno una vita ha potuto respirare meglio».
pasquale.ionata@alice.it