Il sorpasso cinese

Appesi all’energia che il mondo si contende.
Cinesi al lavoro su dei tralicci

Non è una coreografia allestita all’aperto per una troupe di acrobati: si tratta semplicemente dell’operazione di controllo dei fili elettrici da parte di operai addetti alla manutenzione della linea ferroviaria ad alta velocità nella tratta Nanchang-Jiujiang nella provincia di Jiangxi nell’est della Cina. Un tratto della rete ad alta velocità che ha già superato i 6500 chilometri, contribuendo a conquistare l’ennesimo primato raggiunto in questi giorni, quello del consumo di energia elettrica, non più detenuto dagli Stati Uniti. Consumi che nel colosso americano sono rimasti pressoché costanti negli ultimi dieci anni, mentre in Cina sono più che raddoppiati, segnando un balzo su base annua dell’11,2 per cento a fronte di una crescita del 3,5 per cento della domanda di energia raggiunta dai Paesi più avanzati.

 

Il carbone, molto inquinante, è il combustibile fossile che ha segnato nel mondo la maggiore crescita di consumi (+ 7,6 per cento) in un quadro che vede la Cina come il maggior consumatore in assoluto. È ovvio che questi parametri rappresentano un forte campanello di allarme per l’ambiente, visto che le emissioni nocive di CO2 hanno toccato nuovi e più allarmanti livelli.

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