Il sogno di Ivano
Un concorso nazionale nato dall'entusiasmo di un musicista autodidatta che crede nel potere unificante della musica.
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Va detto. Perché le belle notizie vanno gridate ai quattro venti. Perché si deve credere ai propri sogni e desideri, e c’è bisogno che qualcuno ce lo racconti ancora e ancora. Ivano Pesci ha seguito il suo sogno: un evento in cui la musica unisca le persone e le voci confluiscano in un canto di fraternità e divertimento. Oggi quel sogno è il Concorso nazionale per cantanti solisti, tenuto ogni anno sul finir dell’estate presso le Terme di Sant’Andrea Bagni, in provincia di Parma.
Tutto nasce da una malattia che costringe Ivano a congedarsi dal militare e a curarsi fino all’età di 29 anni. Comincia così la sua passione per la musica, imparando da autodidatta a suonare la chitarra durante la convalescenza. Presto crea un gruppo e insieme suonano il sabato e la domenica nei paesi del Nord Italia. Ma la scintilla che dà vita al fuoco musicale avviene a Rigoso, un paesino sulle montagne parmensi, dove si esibisce con il karaoke. Le serate sono stanche e noiose, così Ivano organizza il karaoke per divertirsi e per cantare insieme.
Con lo svolgersi delle serate, i due cantanti del gruppo con i quali forma il trio, realizzano che si può far di più, che possono organizzare delle serate coinvolgenti anche in altri paesi. Dapprima Ivano è restio, in lui c’è la paura che quelle esperienze si possano trasformare in meccanismi commerciali e di guadagno. Questo perché ha chiaro quale sia la funzione del canto: dare voce a tutti e unire i cuori nella musica.
Per fortuna il loro karaoke fa strada, si sposta a Parma e poi a Reggio Emilia, dimostrando a Ivano che in fondo non è una cattiva idea. Finché la Pro-Loco di Sant’Andrea Bagni non li chiama. Cambiano il nome, da “Karaoke sotto le stelle” a “Voci nuove Terme di Sant’Andrea” e continuano a spostarsi in diverse province, definendosi così “Concorso nazionale per cantanti solisti”. Scopo del concorso è scoprire e promuovere talenti nel campo della musica leggera di età compresa tra i 15 e i 32 anni compiuti.
Purtroppo nel 2002 si ammala il fratello celibe di Ivano, e si dedica completamente a lui nei pochi mesi che gli restano da vivere. Scosso da questo nuovo evento drammatico, lascia accantonato il suo progetto per un po’ di tempo: «Pensai di sciogliere il trio, di fermarmi e di lasciare liberi i cantanti di fare piano bar da soli». Prontamente allora, nel momento del bisogno, i suoi amici gli si stringono intorno. Nel frattempo molti cantanti continuano a mandargli i loro pezzi su cd e chiedere di partecipare al concorso.
Tutta questa comunione umana smuove in Ivano un profondo sentimento e costatare che quello che ha creato entusiasma veramente i concorrenti e chi assiste, gli ridà lo slancio per continuare. La gente che partecipa capisce che il motore di tutto è la pace e l’amore, il trascorrere una serata divertente in un ambiente familiare. Così riprende in mano il suo progetto, gettandocisi a capofitto. Partecipano ragazzi di Firenze, di Alessandria, della Lombardia e del Veneto, tutti ansiosi di esserci.
È proprio la dedizione completa di Ivano a rendere il concorso così ricco di umanità e familiarità. L’incoraggiamento e il supporto di Davide Dallatana, Vittorino Lombatti e Davide Aldoviti, i suoi amici, contribuisce a rendere il concorso un evento umano prima che commerciale. Non hanno molte competenze tecniche, ma vogliono comunque seguire i passi del fondatore, come sostegno psicologico e soprattutto affettivo.
Il racconto della XV edizione ne è l’esempio. La serata inizia sotto una luna storta: cavi che non funzionano, basi registrate male, la presentatrice che non sa più cosa fare. Ma subito riescono a riportare la pace nel caos e la serenità nel pubblico. Con qualche battuta divertente e un’atmosfera serena e di partecipazione, la serata volge in meglio. Il pubblico applaude addirittura ad una concorrente arrivata in ritardo, la giuria fa ricominciare dall’inizio una cantante che si è scordata il testo. Insomma, tutto si svolge in un clima di famiglia e di gioia, senza l’ansia della sfida e l’arrivismo tipico dell’ambiente dello spettacolo.
Ivano e i suoi amici sono così riusciti a trasmettere un messaggio di musica e di unione serena in un concorso nazionale. Quest’anno la XVI edizione del concorso si è svolta il 10 settembre, sempre con l’ideale dell’origine vivo in tutti i partecipanti.
Ivano Pesci, 74 anni, è stato volontario ospedaliero a Parma, guadagnandosi l’Angiol dal DOM. Contadino fino a 22 anni, dopo il matrimonio con Pina comincia a lavorare in un’industria di mobili. Lavora fino a 50 anni, poi l’industria fallisce e Ivano passa in cassa integrazione. Nel 1994, con la collaborazione della Pro-Loco di Rigoso, crea il “Concorso nazionale per cantante solisti” che, finora, ha raggiunto la XVI edizione.