Il sì dell’uomo a Dio
«Mi pare che non ho ancora capito bene che cosa si intende per “volontà di Dio”. Io non credo che la sofferenza venga da Dio. Di solito si dice: “È volontà di Dio” quando compare una malattia o una disgrazia, ma Dio non può volere né la malattia né la disgrazia. Dio ha un disegno su di noi e “sfrutta” ogni avvenimento, ogni occasione, perché si realizzi».
Rosario
«Mi pare che non ho ancora capito bene che cosa si intende per “volontà di Dio”. Io non credo che la sofferenza venga da Dio. Di solito si dice: “È volontà di Dio” quando compare una malattia o una disgrazia, ma Dio non può volere né la malattia né la disgrazia. Dio ha un disegno su di noi e “sfrutta” ogni avvenimento, ogni occasione, perché si realizzi».
Rosario
Ci sono espressioni che diamo per scontate, ma che si prestano ad essere fraintese. Il rischio più profondo è quello di pensare alla “volontà di Dio” come a qualcosa che lui decide e poi ci chiede di attuarlo, quasi per metterci alla prova. Ma questo non può essere il senso di ciò che Gesù ci invita a chiedere: «Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra». Che cosa può essere la volontà del Padre in cielo se non una pienezza di vita che lui condivide con noi?
Quando il Vangelo, nel caso di Gesù, sembra parlare di un calice che viene dalle mani di Dio, non intende certo qualcosa che il Padre ha inventato e che poi presenta a Gesù, ma piuttosto una realtà che altri hanno costruito e a cui il Padre invita a non sottrarsi.
Secondo me, non è neanche del tutto proprio dire che Dio sa sfruttare le situazioni: piuttosto, è proprio in queste situazioni che si rivela la forza dell’amore (e l’amore, in pienezza, è Dio).
Dire «si compia la tua volontà», anche in una situazione di fallimento o di tragedia, è renderci disponibili a far trionfare l’amore come la vera potenza rinnovatrice della nostra esistenza e della storia dell’umanità.
Ho letto recentemente un pensiero di mons. Hemmerle: «La volontà di Dio, in quanto vuole qualcosa per noi e in quanto vuole qualcosa da noi, è sempre una sola: è l’amore che chiama l’amore». Non si tratta tanto di adeguarci ad una volontà estranea a noi, ma di cogliere e mettere in atto questa volontà d’amore in tutto.
tongan@alice.it