Il senso di una giornata
Emma Barnes: È per me un grande privilegio, anzi un onore, essere qui oggi con voi per aprire questa giornata Insieme per l’Europa 2007. A nome del comitato orientatore e degli Amici di Stoccarda vi do un caloroso benvenuto e vi ringrazio per il vostro sostegno e impegno per questa giornata. Insieme per l’Europa 2007 avviene in un giorno simbolico straordinario. È stato preparato già dall’incontro del 2004. Ma Insieme per l’Europa è qualcosa di più di un evento. È un modo di guardare al futuro, il modo che i cristiani hanno di guardare all’Europa. Cristiani che cercano di vivere il Vangelo nei loughi dove vivono e lavorano. Nel 2004 sono state strette molte amicizie, e abbiamo assistito al frutto di queste relazioni in molti modi tangibili. Oggi ci sono più di 250 movimenti, comunità e gruppi diversi qui rappresentati. Le tradizioni e le culture qui rappresentate sono straordinariamente diverse e straordinariamente belle. Uniti nella diversità è il nostro motto, il nostro slogan. Ed è evidente che quel che ci unisce è più di quello che ci divide. La forza che ci unisce è Dio, attraverso Gesù Cristo, ed è per la sua gloria che siamo uniti qui oggi. Il programma di oggi si prospetta vario e armonioso. È il risultato di persone che hanno lavorato senza sosta per veder realizzato Insieme per l’Europa 2007. Insieme parleremo di questioni molto importanti per l’Europa: la famiglia, il lavoro e l’economia, poveri e svantaggiati, pace e giustizia e la vita nelle nostre città. Saremo chiamati in causa in molti modi. Durante la giornata vi saranno anche molte opportunità di riunirsi nella lode a Dio. Vi saranno anche molti artisti. La nostra ambizione è che anche ognuno di noi possa incontrare Dio in modo molto profondo, oggi, e che i nostri cuori possano ardere di passione per il cambiamento e la trasformazione che abbiamo sperimentato in questa giornata nei confronti dell’Europa. L’individualismo e la tristezza possano essere spazzati via dall’amore delle comunità, e si possa guardare insieme all’Europa in modo nuovo, in modo positivo. Dio raduna il suo popolo Gerhard Pross: Anch’io vi porgo un caloroso saluto a nome del comitato orientatore. Come apertura di questa manifestazione ecco alcuni pensieri sul significato della giornata. Dall’Incontro dei responsabili (Treffen von Verantwortlichen) in Germania e l’incontro dei movimenti ecclesiali alla vigilia della Pentecoste 1998 a Roma, è nata una corrente di rapporti reciproci, di comunione, che ha condotto ad un patto d’amore scambievole l’8 dicembre 2001 a Monaco, e ad un congresso e alla giornata Insieme per l’Europa nel maggio 2004. Lì abbiamo vissuto grandi cose. Dio raduna e unisce il suo popolo. Già ci sta radunando da est ed ovest, da nord e sud. Noi qui siamo solo un piccolo ma visibile segno della sua intenzione. Dio raduna l’unico popolo di Dio da tutte le lingue e nazioni. L’unico popolo di Dio da tutte le confessioni e denominazioni. Mi permetto – subito all’inizio di questa giornata – di dirlo in modo più acuto: Dio ci ha chiamati e riuniti. Così noi responsabili l’abbiamo sperimentato. Dio riunisce e unisce, ma lui non livella! L’abbiamo sperimentato nuovamente anche nei due ultimi giorni qui a Stoccarda durante il congresso sul tema Insieme in cammino: Dio gode della molteplicità, e noi pure. Non ci fa paura ciò che ci è estraneo e diverso. Non dobbiamo porre limiti e giudicare. Scoprendo i doni degli altri abbiamo ricevuto molto. Rimaniamo stu- piti davanti alla meravigliosa molteplicità spirituale in cui Dio ha creato il suo popolo. Però c’erano e ci sono tra noi anche queste altre cose: delimitazioni, fosse, muri e lacerazione. Soprattutto per questo l’esperienza iniziale della nostra comunione è stata segnata da un profondo senso di penitenza e riconciliazione. Ci sentiamo chiamati sul cammino della diversità riconciliata. Già stiamo scoprendo nell’operare di Dio tra noi l’immagine futura del popolo di Dio. Un insieme nella diversità e nell’unità, un insieme di responsabili di chiese e movimenti, un insieme di sacerdoti e laici, di uomini e donne, di anziani e giovani. Nel libro dell’Apocalisse (Ap 5, 9) leggiamo: E cantavano un canto nuovo. Mantenevano la loro lingua madre, eppure sono capaci di cantare insieme il canto nuovo, a lode di Dio: Dio prima di tutto! Ma questa ricchezza non rimane dietro le mura delle chiese e delle comunità! Insieme sentiamo la responsabilità per la nostra società, insieme dell’Europa. In un tempo nel quale in Europa si diffondono paralisi, oscurità e una vera e propria cultura di morte, vogliamo portare la luce chiara del Vangelo nei vari ambiti della società e richiamare l’Europa alla vita. Nei discorsi della mattinata questo verrà dispiegato. Siamo pronti a far fruttare i nostri doni e le nostre possibilità nella nostra società, siamo pronti a collaborare e ad aiutare, siamo pronti a dare il nostro contributo, spesso nei punti deboli o di crisi delle nostre città, per i bisognosi, gli anziani, i più deboli o i giovani. Qualcosa di questo sarà illustrato durante questa giornata, come segno, non ancora perfetto, ma come un segno visibile della speranza. Dio ci ha chiamati, per questo siamo qui. Dio ci ha chiamati, per questo ci rendiamo responsabili dei valori che lui ha dato agli uomini per il loro bene e come benedizione. E oggi Dio ci chiama dicendo: Alzati, popolo di Dio! Alzati e porta la luce del Vangelo con tutti i suoi effetti sulla società nei paesi d’Europa. Insieme per l’Europa! Alziamoci per la speranza del Vangelo, alziamoci per la verità e i valori del Vangelo! Diamo un segno di speranza in questa giornata! Per la gloria di Dio e per il bene e la benedizione degli uomini. Il cammino della fratellanza Christophe d’Aloisio: Signore Gesù Cristo, figlio unigenito del Padre, ti rendiamo grazie per questo incontro che ci dai da vivere oggi. Mostraci il cammino della fraternità sincera, affinché nel nostro amore reciproco siamo in modo più manifesto in comunione con te. Perché, Signore, Risorto, tu ci hai promesso di essere presente lì dove due o tre sono riuniti nel tuo nome. Fa’ crescere la fiducia nei tuoi comandamenti, affinché impariamo la tua giustizia e la tua misericordia. Insegnaci a dire sì al servizio nella società dove viviamo. Allontana da noi ogni spirito di ripiegamento sociologico o psicologico, poiché siamo tuoi testimoni, chiamati ad essere figli della tua luce. Insegnaci a discernere la tua immagine inalterabile lì dove siamo. Proteggici dalla tentazione di rifiutare l’altro, poiché tu, Signore Gesù Cristo, sei presente anche nei più piccoli. Apri gli occhi del nostro cuore affinché possiamo avvicinarci a quelli che sono nel bisogno, poiché è nella comunione con il più povero che conosceremo davvero te che, nella incarnazione, ti sei spogliato della gloria della divinità per diventare in tutto simile a noi nella nostra povertà. Signore Gesù Cristo, da’ la pace al mondo, perché senza di te nulla possiamo. Nel tuo amore per gli uomini ricordati specialmente di coloro che ci governano, dona loro sapienza e ragionevolezza, affinché assicurino una vita serena alla tua Chiesa e a tutto il popolo. Preserva tutti buoni nella tua bontà e, nella tua tenerezza, rendi buoni i cattivi. Ispiraci il rispetto per l’ambiente naturale che ci hai affidato, affinché l’intera creazione sia portata nella nostra eucaristia davanti a te. Dacci, Signore, di discernere le nostre mancanze e fortifica la nostra speranza in te, poiché tu ci puoi accordare la misericordia e illuminarci, Cristo nostro Dio. E noi rendiamo gloria a te, con il Padre che è senza principio, e con il Santissimo Spirito, buono e vivificante, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.