Il ristorante e ballando con le stelle
Raiuno. Stessa rete, genere televisivo, orario, categoria di ospiti. Eppure tra i due reality show la differenza c’è e si vede. Apparentemente Il ristorante e Ballando con le stelle sono due fotocopie, le ultime variazioni sul tema personaggi celebri, opinionisti in studio, nomination, televoto e telecamere ficcanaso. Ma qualcosa li rende diversi e diversamente giudicabili. Certo, sia il programma condotto dalla Clerici che quello della Carlucci portano in scena l’ormai insopportabile plotone di vip e pseudo vip. Dovrebbero essere tutti famosi e riconoscibili, ma spesso sono volti mai visti, gente sopravvalutata e senza molto da dire. Tra il rissoso ristorante della Clerici e la più garbata balera della Carlucci la differenza però la fanno proprio i (celebri?) protagonisti. Tra i tavoli del martedì si aggirano vip rancorosi talvolta a caccia della notorietà perduta, e che si giocano tutto nei passaggi in prima serata, tra una ricetta e una litigata. Portano con sé vecchie ruggini e tic, urgenza di emergere e bisogno di caratterizzarsi. Molti hanno alle spalle una carriera fatta di pochi lampi e molte ombre. Il risultato è un gruppo male assortito dove la zuffa e l’insulto sono la norma. Non abbiamo assaggiato le pietanze servite dai cuochi telegenici, ma la minestra propinata agli spettatori ci basta: è piuttosto indigesta. Quattro sere dopo, tra un tango e un valzer, sembra di incontrare gente celebre con una dote in estinzione nel bel mondo: l’autoironia. L’impressione è quella di un manipolo di artisti, che si diverte a cimentarsi con un’arte sconosciuta. Si mostrano sorridenti e freschi, non usurati. E ci sono anche vip che non hanno certo bisogno dei balli del sabato sera per fare curriculum (Fabrizio Frizzi e Igor Cassina su tutti). E da questo si avverte meno l’ansia di piacere a tutti i costi al pubblico a casa e una più sana voglia di divertirsi. Il programma ha anche il merito di riportare in auge il ballo. E se ci sono cadute in pista degli apprendisti danzatori, non ci sono cadute di gusto. Anche le due conduttrici marcano le distanze fra i due reality. La Clerici, brava e solare nel Mezzogiorno di cuoco, appare a disagio con il carrozzone serale del Ristorante, una compagnia difficile da gestire e da valorizzare. Una Carlucci più sbarazzina, tornata al primo amore (la danza), sembra invece aver trovato il programma giusto per ridimensionare un po’ la sua immagine troppo ingessata e istituzionale. E ne viene fuori una conduzione meno intossicata, più diretta. Dal confronto Ballando con le stelle si mostra come un programma, certo troppo lungo, che non farà la storia della televisione, ma che si lascia guardare. Con quel velo di tenera nostalgia con cui si ricordano i nonni che ballavano sulle note di una mazurca.