Il rapporto tra generazioni
Mi sono impegnata al massimo, sia in famiglia che a scuola, perché i miei figli e i miei allievi non soffrissero quello che avevo patito io. Tuttavia, a scuola sono stata accusata di non saper tenere la disciplina e a casa mia figlia mi ha accusato di averla trascurata. Che cosa avrei dovuto fare? Lo scontro intergenerazionale è inevitabile?. A.M. – Arezzo Succede spesso a quelli della generazione di mezzo di trovarsi intrappolati in un conflitto interiore e interpersonale con i giovani che si è fatto di tutto per evitare, memori di esperienze con la generazione precedente che bruciano ancora. Da un certo punto di vista, lo scontro generazionale è inevitabile perché i giovani hanno bisogno di emanciparsi dagli adulti, di sentirsi diversi e di criticare il passato per proiettarsi nel futuro. Da un altro punto di vista, però lo scontro può essere evitato, se per scontro intendiamo un conflitto radidi cato nell’intolleranza e nella negazione dell’ascolto reciproco. Inoltre, spesso i giovani, pur criticando gli adulti, ne interiorizzano l’esempio positivo. Le parole dette dai ragazzi appaiono spesso più aspre del previsto perché può essere più facile per loro esprimere un pensiero in forma critica. Così se una figlia crescendo non avverte più spontaneo confidarsi con la mamma e avere di lei una stima incondizionata, può esprimere questo suo cambiamento interiore con un atto d’accusa. A nessuno è facile guardarsi dentro e distinguere con chiarezza i propri sentimenti. Ai ragazzi lo è ancora di meno perché sono in fase di crescita e vivono intensamente nello sforzo di capire chi sono e cosa pensano di sé e degli altri. A scuola, nel rapporto con gli insegnanti, si ripetono dinamiche simili: gli allievi cercano la guida dei docenti, anche quando nel loro comportamento è più facile ravvisare l’esigenza di non sentirsi dipendenti. Bisognerebbe andare al di là del comportamento per trovare i bisogni di aiuto e incoraggiamento dei ragazzi. Tutto questo si intreccia col dilemma degli adulti di come vivere, a scuola e in famiglia, l’autorità. Rifiutata quando è intesa come abuso di potere, non è ancora sufficientemente riscoperta e vissuta, nei rapporti quotidiani, come spirito di servizio e guida educativa. La diffusa mancanza di autoregolazione comportamentale che si riscontra nei bambini e negli adolescenti del mondo occidentale è correlata a questa carenza di guida da parte degli adulti. Disquisire di disciplina non è la strada più utile per arrivare a costruire un bel rapporto tra le generazioni. Serve di più la pazienza coi nostri limiti e una buona dose di curiosità gioiosa verso la novità che ci porta la generazione che ci segue. spaziofamiglia@cittanuova.it