Il profumo delle foglie di limone
Clara Sánchez - Garzanti.
Un consiglio: leggete questo libro, avvincente e appassionante come pochi, in testa alla classifica dei bestseller spagnoli per oltre un anno, prima di essere tradotto e diventare un successone in mezzo mondo. La scrittrice madrileña Clara Sánchez ha saputo darci un romanzo che è al tempo stesso un thriller intrigante, ben costruito, con una suspance profusa a fiumi ma sempre con intelligenza e arte e, al tempo stesso, un racconto, in parte vero in parte verosimile, per dirla con Manzoni, sulla caccia ai criminali nazisti, sulla loro vita quotidiana di latitanti ricchi e non pentiti e sulla rete di relazioni, omertà, complicità e plagi psicologici diabolicamente estesa intorno a loro. Ben integrate nella storia non mancano memorie, flash, immagini incredibili e atroci sugli orrori dei campi di sterminio nazisti, in particolare di Mauthausen.
Qui naturalmente è lo spessore anche morale, il timbro pensoso del romanzo della Sanchez. Da questo lato è doveroso però segnalare qualche aspetto più problematico, come la sola motivazione dell’odio e della vendetta che spinge alla caccia dei mostri e delle ex SS il protagonista della storia, un sopravvissuto all’Olocausto; o qualche sua opinione un po’ superficiale (anche se umanamente comprensibile alla luce dell’inferno sofferto) in campo religioso; o ancora certe scelte di altri personaggi, che esprimono valutazioni e visioni non proprio condivisibili.