Il principe del deserto
La pellicola mescola antico e moderno, tra lotte tribali e battaglie a suon di dollari per appropriarsi dell'oro nero
Jean-Jacques Annaud – specialista di kolossal storici (Il nemico alle porte, Sette anni in Tibet) –, racconta la vicenda del principe Auda, timido studioso che tra mille peripezie si trasforma in re, nell’Arabia dei primi anni del Novecento. Un nuovo Lawrence d’Arabia? Non proprio. Fra cavalcate nel deserto, duelli, battaglie e costumi sfavillanti, il film miscela per l’Occidente tradizione e modernità, con un Islam per lo più dal volto gentile. Ottimo il cast, con Antonio Banderas, credibile emiro, l’intenso Tahar Rahim, l’ardente principessa Leyla (Freda Pinto). Il ritmo agile, lo splendore delle immagini e l’epos arabo conquistano il pubblico.
Regia di Jean-Jacques Annaud; con Antonio Banderas, Tahar Rahim, Freda Pinto.
Valutazione della commissione nazionale film: consigliabile, semplice