Il primo italiano che passeggia nello spazio
A sei settimane dalla partenza della missione Volare il 28 maggio scorso, oggi pomeriggio alle 14 l’astronauta americano Christopher Cassidy e l’italiano Luca Parmitano usciranno dalla Stazione Spaziale Internazionale (a 400 chilometri dalla superficie terrestre) per compiere una Eva, così si indica in gergo una passeggiata nello spazio (Extra Vehicular Activity).
L’attività consiste nel rimuovere e portare nella Stazione Spaziale Internazionale, e quindi poi a terra, materiali utilizzati per apparati computazionali ad alta efficienza, un esperimento americano che mira a studiare le reazioni di questi materiali in condizioni estreme.
Condizioni estreme quindi anche per i due astronauti, a cominciare da quelle termiche che, a seconda dell’esposizione al Sole, potranno oscillare da -100°C a +120°C. Saranno però protetti da una tuta pressurizzata composta da dodici strati di materiale, che devono garantire tutte le funzioni dell’astronauta, da uno speciale scafandro e da voluminosi guanti. Si tratta di un abbigliamento ingombrante che tuttavia non deve impedire di usare strumenti di precisione ed eseguire operazioni abbastanza complicate.
La fatica a cui sono sottoposti in questi casi è davvero grande, se pensiamo che dovranno fluttuare nel vuoto in condizioni simili a quelle sottomarine. Non a caso le simulazioni di Eva sulla Terra avvengono in grandi piscine, Hydrolab, dove vengono istallati moduli in scala reale, simili a quelli della Stazione Spaziale Internazionale, e dove gli astronauti indossano la stessa tuta che indosseranno fra poco.
Cosa c’è di eccezionale oggi? Non è la prima volta che astronauti eseguono operazioni extra-veicolari così complesse. È però la prima volta per un italiano. Luca Parmitano è un astronauta al suo primo viaggio spaziale e rimarrà a bordo per sei mesi, fino a novembre.
Maggiore dell’Aeronautica Italiana, a Parmitano è stato assegnato il compito di promuovere il futuro dell’esplorazione spaziale dell’Europa. Il nome della missione assegnata all’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) da un accordo con la NASA, è Volare, fortemente evocativo dell’Italia nel mondo.
Durante la missione, oltre alle due Eva (quella di oggi è solo la prima), Luca sarà impegnato in più di 20 esperimenti scientifici per Asi e per l’Agenzia Spaziale Europea, molti dei quali sono basati su know-how italiano.
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