Il presepe e la barca

Un presepe così per chiedere a Lui il dono della speranza. Per chi è caduto. Per chi si sente sommerso. Per chi ha paura. Per chi semplicemente arranca giorno per giorno. Per chi sa dove andare e desidera arrivarci. Per chi vuole avere Lui sulla sua barca come compagno di viaggio. Un Dio che è Misericordia
presepe

Tra i tanti presepi significativi allestito nella parrocchia della Santissima Annunziata di Sturla a Genova vi è quello che ha preparato il parroco, don Valentino, per ricordare l’anno che si sta chiudendo, nel segno di un Dio che è Misericordia e che, sempre e comunque, non abbandona mai l’uomo.

Il presepe è sotto l’altare, quello dove ogni giorno si celebrano le messe ed è costituito dalla prua di una barca, un gozzo dei pescatori, spezzata posta sotto l'altare "per ricordare a noi in quali acque navighiamo". Sabbia e pietre attorno della spiaggia, sopra sono posati Maria Gesù e Giuseppe.

«Questo presepe particolare vuole ricordare a noi in che acque navighiamo. Le vite spezzate di chi, qui da noi, non ce l’ha fatta a resistere. Le vite stroncate di chi è partito da terre lontane, disperato, e nel mare ha trovato la tomba, o ha perso una persona cara. Un presepe così per ricordare che Cristo su una barca ha fatto alcune delle cose più importanti. E per vedere in questi giorni di Natale che Lui, a differenza di tanti, nelle nostre acque ci ha voluto navigare, fino a spezzarsi, fino al dono supremo. Un presepe così per chiedere a Lui il dono della speranza.

Per chi è caduto. Per chi si sente sommerso. Per chi ha paura. Per chi semplicemente arranca giorno per giorno. Per chi sa dove andare e desidera arrivarci. Per chi vuole avere Lui sulla sua barca come compagno di viaggio. Un Dio che è Misericordia. E che, sempre e comunque, non ti abbandona mai. Quando tutto ti sembra perso, Lui il buon Dio è ancora con te. E da te vuole ripartire».

Don Valentino ricorda così questo 2015 dove su tante barche spezzate sono morti centinaia di persone. E tutti coloro che “navigano in cattive acque”, a Genova la povertà si fa sentire, è ormai a fior di pelle.

La disoccupazione già a livelli altissimi, rischia di aumentare ancora per altri lavoratori che potrebbero essere abbandonati ai loro destini nei primi mesi del nuovo anno. Ma la barca spezzata del presepe di Sturla ricorda ancora che Cristo su una barca ha fatto alcune delle cose più importanti.

E che Lui, a differenza di tanti, nelle nostre acque ci ha voluto navigare. Un presepe che invita i visitatori a chiedere in questo Natale  il dono della speranza.

I più letti della settimana

Il sorriso di Chiara

Abbiamo a cuore la democrazia

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons