Il Premio Le Maschere 2014. A Napoli
Puntuale torna ogni anno, al San Carlo di Napoli, la cerimonia di consegna del Premio Le Maschere del Teatro italiano, così ribattezzato nelle ultime quattro edizioni in sostituzione del precedente Premio Eti – Gli Olimpici del Teatro nato nel 2003, che si svolgeva nel palladiano teatro Olimpico di Vicenza.
Sono cambiati i nomi, ma la formula è rimasta invariata. E pure i volti degli ideatori, Luca De Fusco e Maurizio Giammusso;i critici scelti per la selezione delle terne dei finalisti, con qualche new entry e diverse figure di addetti ai lavori;il presentatore della serata, Tullio Solenghi; il rituale della ripresa televisiva in differita; e, diciamolo pure, la stantia e ripetitiva conduzione a rischio di tedio nonostante le allegre battute di Solenghi sul futuro italico cercando di immaginare come sarà la nostra vita e il mondo teatrale fra cent’anni. Senza dover aspettare il 2114, con la certezza di non poter presenziare all’evento, forse andrebbe ripensata almeno la serata dell’anno prossimo, e magari alcuni meccanismi della formula, anticipando così le previsioni, non proprio allegre, del futuro prossimo della scena teatrale italiana.
Senza nulla togliere al verdetto finale e al valore, o meno, dei protagonisti, delle candidature e degli spettacoli selezionati, e sapendo che in ogni caso i premi scontentano sempre tutti, o quasi, bisogna sottolineare che la rosa dei “prescelti” è rappresentativa solo di un certo teatro “ufficiale”, e neanche tutto (con, inserito, qualche titolo e nome fuori tendenza), e quindi estremamente limitata e circoscritta la loro nomina, a cui, infine, un verdetto popolare segreto di cinquecento attigui del teatro, mette il suo inoppugnabile voto per decretare i vincitori delle dodici categorie.
Diciamo subito che ci è piaciuta la scelta di Pierfrancesco Favino come migliore attore per Servo per due, il quale, in un fuori programma, ha reso omaggio a Marcello Mastroianni imitandone perfettamente la voce in due diverse età della vita; di Lino Musella, premiato come miglior attore emergente per lo spettacolo La società, e intrattenendoci, col suo intenso timbro vocale, con un sonetto di Shakespeare nella traduzione napoletana di Dario Jacobelli; Le sorelle Macaluso di Emma Dante, miglior spettacolo del 2014; e il premio del presidente Gianni Letta a Giuliana Lojodice, grande veterana del nostro teatro, che ha ricordato il suo Aroldo Tieri, e ha chiamato affettuosamente accanto a lei Giancarlo Sepe, regista col quale ha condiviso una parte della sua carriera artistica e annunciando che continuerà il sodalizio col nuovo spettacolo: La professione della signora Warren di George Bernard Shaw.
Non è passato inosservato l’en plein di candidature per Antonio e Cleopatra, spettacolo di Luca De Fusco che ha debuttato al Napoli Teatro Festival Italia e poi in tournée, vincitore per la miglior regia. Forse, però, è sfacciatamente troppo raccogliere ben sette nomination per questo spettacolo, pur bello, che è stato candidato nelle varie sezioni per le migliori scene (di Maurizio Balò), i costumi (di Zaira De Vincetiis), l’autore di musiche (Ran Bagno), l’attore protagonista (Luca Lazzareschi), l’attore non protagonista (Giacinto Palmarini), e l’attrice protagonista (Gaia Aprea). Nella terna di quest’ultima categoria, che comprendeva anche Margherita Di Rausoper la bellissima prova di Week End di Annibale Ruccello, l’ha spuntata Elisabetta Pozzi, che gareggiava con un altro titolo di De Fusco, l’Agamennone rappresentato al teatro greco di Siracusa.
Tra i titoli e i nomi in gara visti e apprezzati nella trascorsa stagione, segnalo Amletò di Giancarlo Sepe, un fantasioso e originale omaggio del regista a Jean Cocteau; Leandro Amato per la sua interpretazione in Molto rumore per nulla di Shakespeare, sempre con la regia di Sepe; e il già citato Lino Musella che, insieme a Paolo Mazzarelli, entrambi autori, registi e interpreti de La società, ha dato vita ad un testo di tragicomica attualità e freschezza.
Di seguito la lista dei premiati. Il primo è il vincitore.
SPETTACOLO DI PROSA
Le sorelle Macalusoregia di Emma Dante
Frost/Nixonregia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
Circo equestre Sguegliaregia di Alfredo Arias
REGIA
Luca De Fuscoper Antonio e Cleopatra
Maurizio Scaparroper Viviani Varietà
Giancarlo Sepe per Amletò
ATTORE PROTAGONISTA
Pierfrancesco Favinoper Servo per due
Luca Lazzareschiper Antonio e Cleopatra
Massimiliano Galloper Circo equestre Sgueglia
ATTRICE PROTAGONISTA
Elisabetta Pozziper Agamennone
Gaia Apreaper Antonio e Cleopatra
Margherita Di Rausoper Week End
ATTORE NON PROTAGONISTA
Tonino Taiutiper Circo equestre Sgueglia
Giacinto Palmariniper Antonio e Cleopatra
Leandro Amatoper Molto rumore per nulla
ATTRICE NON PROTAGONISTA
Ariella Reggioper Boeing Boeing
Patrizia Milaniper La brocca rotta
Anita Bartolucciper Ti ho sposato per allegria
ATTORE/ATTRICE EMERGENTE
Lino Musellaper La società
Silvia Siravoper Tacchi misti
Daniele Russoper Arancia meccanica
INTERPRETE DI MONOLOGO
Alessandro Preziosiper Cyrano sulla luna
Simone Cristicchiper Magazzino 18
Claudio Di Palmaper L’armonia perduta/Letteratura e salti mortali
SCENOGRAFO
Maurizio Balòper Antonio e Cleopatra
Sergio Tramontiper Circo equestre Sgueglia
Francesco Ghisuper Medea
COSTUMISTA
Zaira de Vincentiisper Antonio e Cleopatra
Maurizio Millenottiper Circo equestre Sgueglia
Andrea Viottiper I pilastri della società
AUTORE DI MUSICHE
Simone Cristicchiper Magazzino 18
Ran Bagnoper Antonio e Cleopatra
Musica da Ripostiglioper Servo per due
AUTORE DI NOVITÀ ITALIANA
Gianni Clementiper Lo sfascio
Paolo Sorrentinoper Hanno tutti ragione
Francesco Giuffrèper La lista di Schindler