Il pescatore di sogni

Tante le uscite, anche se siamo a un livello solo accettabile. Ma si capisce, il cinema ora è tutto a Cannes e a noi restano gli spiccioli
Il pescatore di sogni

Chi ama l’horror si affretterà a vedere “Quella casa nel bosco”, di Drew Goddard, produzione americana dove più che la paura è l’irrequietezza psicologica, la devianza mentale a esser protagonista. Anche se i brividi non mancano. Sarà un nuovo genere orrorifico? Certo, l’ansia di osservare a quale punto possa giungere la mente umana nell’uso inquietante della suggestione, dell’ipnosi mediatica, è suggestivo. Ma non diciamo niente di più, per non togliere agli amatori del genere il piacere della sorpresa.

 

Per soli fan è poi il solito film Usa di uomo in fuga con il sempre più emergente Henry Cavill, prossimo Superman, “La fredda luce del giorno”. Trhiller d’azione, con una particina riservata a Bruce Willis, è storia di inseguimenti, fughe, smarrimenti e riconoscimenti. Un bel teatro di effetti speciali, un pizzico di adrenalina e tanta voglia di divertirsi con poco.

 

Originale è invece “Il pescatore di sogni”, dove un disilluso Ewan McGregor impersona l’uomo di scienza coinvolto da un folle sceicco nell’impresa di aprire l’allevamento dei salmoni nello Yemen. Un po’ triste e un po’ ironico, con lo sfondo dei conflitti islamico-europei che fa da sottotrama, e uno sguardo sulla gelida vita delle coppie occidentali, il film si solleva dal rischio della melassa con il ritmo del racconto piacevole e convenzionale. Per chi si vuole distendere con una storia romantica dipanata sotto la forma del buon pescatore.

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