Il Papa della famiglia

Dal blog In famiglia un ricordo personale di Karol Wojtyla durante la preparazione dell'incontro mondiale delle famiglie a piazza S.Pietro

Hescham, il pizzaiolo egiziano sottocasa di cui siamo affezionati clienti, ci ha chiesto: «Andate a S. Pietro per la beatificazione del Papa?». Abbiamo risposto che lasciavamo lo spazio a quel milione di persone che stavano arrivando da tutto il mondo. Ma che saremmo stati lì con tutto il cuore. «Che fosse un uomo grande lo avevamo capito tutti – ha aggiunto – ma voi perché ce l’avete nel cuore?».

 

Giovanni Paolo II è stato anche il Papa della famiglia, abbiamo risposto. Avremmo potuto argomentare questa affermazione descrivendogli la ricchezza delle sue catechesi sulla corporeità, le luminose novità contenute nelle sue lettere apostoliche sulla famiglia, ma lui musulmano, forse non avrebbe capito. Allora gli abbiamo raccontato un episodio. Era il 1994 – anno internazionale della famiglia – e stavamo collaborando per la realizzazione a Roma del primo incontro mondiale delle famiglie della Chiesa cattolica. La sede ideale era Piazza S. Pietro. Ma fin dai tempi del Bernini la piazza non aveva mai ospitato un palco: solo il baldacchino per le celebrazioni e il presepio di Natale accanto all’obelisco e a tutt’oggi su questo monumento – ci era stato detto – «non si può piantare neanche un chiodo».

A tre mesi dall’evento il Papa chiede notizie della preparazione. Gli viene esposto il programma e spiegato che come sede è stata ottenuta dal comune di Roma, piazza S.Giovanni. Lui ha detto: «Perché non Piazza S. Pietro?». Evidentemente desiderava che le famiglie fossero nel cuore della Chiesa. E si trovò il modo di realizzare palco e strutture di copertura per l’eventualità della pioggia senza piantare alcun chiodo. Quel giorno, che per la prima volta ha visto Piazza S. Pietro ospitare una manifestazione non liturgica, insieme a noi – scelti all’ultimo momento come presentatori – su quel palco è salita anche Madre Teresa per leggere una sua preghiera per la famiglia.
«Stupendo!», ha esclamato Hescham. E grazie a lui di averci dato l’occasione per ricordare quei momenti così speciali.

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