Il papa dei piccoli
Esce in questi giorni un libro edito da Città nuova, Un amico in paradiso, che racconta la vita di Giovanni Paolo II ai bambini. Intervista alle autrici Christiane Heinsdorff e Laura Putzu
Papa Wojtyla aveva sorpreso tutti, il 13 maggio 2000, quando elevò agli onori degli altari Giacinta e Francesco Marta, i fratellini che assieme alla cugina Lucia, erano stati testimoni delle apparizioni di Fatima. I primi bambini non-martiri ad essere stati beatificati. In quell’occasione il papa ringraziò la beata Giacinta «per i sacrifici e le preghiere recitate per il Santo Padre, che aveva visto soffrire tanto», con un chiaro riferimento alle rivelazioni che avevano preannunciato il ferimento del pontefice avvenuto il 13 maggio 1981.
Karol Wojtyla li amava ed ha sempre avuto una predilezione per loro, i più piccoli. E in vista della sua prossima beatificazione, Città nuova pubblica un libro rivolto al pubblico dei più piccoli,Un amico in Paradiso. La vita di Giovanni Paolo II raccontata ai bambini. I disegni sono di Gerardo Carnimeo e il testo di Matthias Bolkart, Christiane Heinsdorff e Laura Putzu che da anni si occupano dei gen 4, i bambini dai 4 ai 9 anni del Movimento dei focolari.
Abbiamo raggiunto al telefono le due autrici.
Karol Wojtyla è stato un papa “giramondo”…
«È stato un papa che ha dimostrato che “c’era spazio per tutti”. Nelle foto che abbiamo selezionato è chiara l’impressione che per lui i viaggi erano un’ “incontro di anime”, dove sparivano le categorie del grande e del piccolo».
Con un’attenzione speciale per i bambini…
«Soprattutto per i bambini, ed è stata la motivazione che ci ha spinto a scrivere questo libro perché anche loro, i bambini, possano conoscere un po’ di più non solo la figura di un beato, ma un amico a cui è possibile chiedere. I bambini sono aperti al soprannaturale, e questa è anche un po’ la nostra esperienza. Se vengono donate storie vere, di Vangelo vissuto, per i bambini assurgono a modelli, soprattutto in un momento storico in cui c’è necessità di dare valori».
Cosa li ha coinvolti di più?
«La malattia di Giovanni Paolo II».
Nel libro c’è la lettera scritta dal papa il 13 dicembre 1994 ed una serie di esperienza fatte dai bambini…
«Negli anni sono giunte al Centro Gen 4, esperienza di bambini provenienti da tutto il mondo e per il libro abbiamo selezionato quelle che più avevano dei rimandi con il mandato di Giovanni Paolo II. La lettera, invece, l’abbiamo riportata in forma sintetica, ma da essa traspare tutta la dignità di cui li ha rivestititi e quanto importanza e maturità vedesse in loro».