Il nuovo Avvenire

Marco Tarquinio, direttore del quotidiano della Chiesa italiana, spiega la nuova “visione” del suo giornale
Marco Tarquinio

Arioso, pulito, leggibile, amichevole… Ecco alcuni dei commenti dei colleghi della redazione nello sfogliare Avvenire, appena uscito con un restyling radicale della propria veste grafica, in occasione del 45° anniversario della fondazione. «Abbiamo fatto un’opera di miglioramento a costo zero, cioè con i nostri servizi grafici interni, e mi sembra di aver ottenuto un buon risultato, anche considerando che la foliazione del quotidiano da tempo s’è parzialmente ridotta, per via della crisi generalizzata dell’editoria e del taglio dei contributi statali», ci dice Marco Tarquinio, direttore di Avvenire.

Tarquinio va fiero della sua équipe di giornalisti, «un piccolo esercito di cronisti» che non si rassegna alla superficialità e alla dura volgarità, «per dimostrare che un’informazione buona, affidabile e utile è ancora e sempre possibile», come scrive nell’editoriale del 4 dicembre. «Ho scritto queste righe – ci confida – pensando anche alla vostra redazione di Città Nuova e a tutti quei giornalisti, specialmente nel mondo cattolico, che lavorano per il bene comune con altissima professionalità spesso non riconosciuta dal mondo laico».

In particolare Tarquinio va fiero di quel “giornalismo d’inchiesta” che non si serve solo dei dispacci d’agenzia ma che va sul campo, nonostante costi e difficoltà. Cita le ultime inchieste sulla Terra dei fuochi, sul business delle “madri in affitto”. «Sono indagini giornalistiche che non prendono spunto solo dalle indagini dei pm ma che vanno sul terreno ad ascoltare la gente».

Sfida digitale? «È l’altra faccia del nostro lavoro – precisa Tarquinio –, ma ciò non vuol dire cedere alle sirene dell’informazione poco approfondita. Bisogna essere presenti e cogliere le opportunità che la rivoluzione digitale sta portando, per diffondere il messaggio cristiano». In quest’opera ci sentiamo in perfetta sintonia con Francesco, che ci spinge a rendere conto delle sofferenze del mondo, delle sue sfide e delle sue grandi speranze. Un papa che riprende l’intuizione della Caritas in Veritate di Benedetto XVI e si rivolge a tutti».

Auguri Avvenire! Ti auguriamo, per il momento, altri 45 anni di successi!

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