Il minestrone
La signora Cipollina Dalla sera alla mattina Fa un’aria da annoiata e dice alla Patata: “Il viola in verità è l’ultima novità! Il mio vestito è da regina, non dovrei stare in cucina!”. Il Sedano, di rimando Dice quasi ridacchiando: “Sotto terra tu sei nata proprio come la Patata! Guardate invece me, sembro figlio di un gran re”. “Uh! Questo è niente ancora, io sì sono gran signora: esser Carota è una gran cosa. Certo diventerò famosa”. Rosso rosso il pomodoro Non vuol star fuori dal coro: “Il sole mi ha baciato: sono maturo e prelibato!”. “Che è questa situazione, invidia senza ragione”. pensa in cuore la Patata triste e un po’ preoccupata. Prende alfine la parola: “Ascoltate ora me sola: fratelli, non facciamoci torto tutti in fondo veniamo dall’orto dobbiam esser tutti amici, state contenti, siate felici”. Una Zucchina inarca le ciglia. Nel gran silenzio è meraviglia. Pure un Pisello dal suo baccello proclama serio: “Questo è più bello!”. “È vero, è giusto, ti ascoltiamo d’ora in poi ricominciamo: ci guardiam con occhi nuovi solo amici ora tu trovi”. La cucina com’è serena, quale gran cambio di scena! Senza invidie e gelosie, senza grida né bugie. E che gioia, che emozione fare insieme il minestrone.