Il migrante è un nemico?
Sul decreto sicurezza continuano ad arrivare lettere contrarie.
Leggi e Vangelo «“Via lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché (…) ero forestiero e non mi avete ospitato”. Non vi sembra che la legge che fa respingere gli immigrati vada contro il Vangelo? E i cristiani si ritrovano ad essere complici in un peccato pubblico?
«La Chiesa ha fatto solo qualche laconico comunicato contro questa legge mentre in altre occasioni, meno gravi, ha mostrato tutta la sua forza nel contrastare il tentativo di legiferare in materia ritenuta non conforme alla dottrina.
«Significa che dobbiamo strappare quella pagina del Vangelo o è il caso di gridare dai tetti ai cristiani che questa legge è contro l’insegnamento di Gesù e che bisogna far sentire la propria voce perché venga abrogata?».
Matteo Starace
Manfredonia (FG)
Xenofobia dilagante «La Camera ha approvato col voto di fiducia il disegno di legge sulla sicurezza. Così il Parlamento è stato espropriato della libertà di coscienza. Evidentemente nella maggioranza c’è qualche “mal di pancia”. Con i respingimenti dei clandestini verso la Libia s’ignorano i più elementari diritti di asilo di chi fugge da guerre, torture, fame. Che ne sarà di tutta questa gente che sbarchiamo in territorio libico che non riconosce i trattati internazionali sui rifugiati?
«È auspicabile che il Senato, al quale il governo imporrà la fiducia, riesca a tenere presenti le osservazioni dell’Onu, togliendo quel sigillo xenofobo che la maggioranza ha dovuto subire da una sua minoranza interna.
«La xenofobia sta diffondendosi e ciò dovrebbe preoccupare i cittadini e i cattolici in particolare».
Giancarlo Maffezzoli
Garda (VR)
Non far tacere la coscienza «Vorrei esprimere dolore e indignazione per il decreto sicurezza approvato. Dove erano e come hanno votato i tanti cattolici eletti al Parlamento nel Pdl? Hanno dato il consenso ad una simile barbarie? Si sono opposti? Come? Fate sentire anche presso di loro la voce di quei cristiani che non riescono a far tacere la coscienza.
«In secondo luogo, cosa fare realmente per opporsi e per gridare il proprio no? In ogni giornata si cerca di vivere con coerenza, ma questo purtroppo non basta».
Elisabetta D’Ambrosio
Vangelo o sicurezza? Chiesa silente? Coscienze sopite? I quesiti dei lettori sono cruciali. Comprendono che la posta in gioco è alta. Il testo della legge definitivamente approvata dal Senato ad inizio luglio ha fatto diventare l’immigrazione irregolare un reato, badanti incluse. Muta la cultura del diritto, ha scritto nel numero scorso Iole Mucciconi. Eppure, «la risposta dettata dalle sole esigenze di ordine pubblico risulta insufficiente», si legge nel comunicato finale della recente assemblea dei vescovi. Ora che tutti citano la nuova enciclica, non va dimenticato che il papa, al n. 62, interpella la coscienza di credenti e non : «Ogni migrante è una persona umana che, in quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione». Non è il caso, come cittadini, tanto più se associati, di mollare adesso sui diritti (e sui doveri) degli immigrati per una realistica integrazione. (p.l.)
A proposito degli articoli sul “pacchetto sicurezza” pubblicati negli ultimi numeri.