Il luogo di Sophia
L’insediamento dell’Istituto universitario Sophia a Loppiano costituisce una sfida importante. Loppiano non è né città né campagna, è un sussulto di verdi colline inserito in un più ampio territorio urbanizzato. Non è villaggio stanziale né comunità di viaggiatori, è un crogiolo di persone che condividono valori, pratiche quotidiane, speranze. E’ riconoscibile una ricca dotazione di luoghi già potenzialmente didattici, non solo perché adatti a trasformarsi in aule ma perché luoghi che insegnano.Qui si potrebbe sperimentare un modello di università permeabile e aperta, integrata con l’esterno, ispirata a principi policentrici, disponibile all’uso collettivo; un’università integrata nel proprio territorio e nello stesso tempo libera di viaggiare su altre rotte e su altre reti. Per queste ragioni, il saggio riflette intorno a tre questioni.
Primo, la natura contestuale del sapere: il sapere non è mai una realtà astratta e disincarnata, nasce sempre in un contesto; si genera dove le persone condividono ambiti e attività.
Secondo, la conoscenza ha bisogno di edifici che ne accolgano la generazione e sono essi stessi all’origine di trasformazioni nei contesti ospitanti. Infine, se cambia il contenuto pedagogico debbono cambiare anche le forme spaziali.