Il linguaggio segreto dei fiori
Vanessa Diffenbaugh - Garzanti
Diceva Confucio: «Signore dammi due cose nella vita: una casa piena di libri e un giardino colmo di fiori». Concordo. Libri e fiori, assieme ai figli, sono pure gioie per l’anima. È pur vero che io, alla scarna lista del saggio cinese, tenderei ad aggiungere alcuni altri piaceri da richiedere all’Altissimo, ma questo non è il punto.
Ho la fortuna di vivere in campagna e d’avere un giardino. Lo ammetto: fiori e piante segnano la mia vita. Mi piace come m’accolgono al rientro a casa. Seguono misteriosamente le vicende della mia vita: piegandosi, appassendo, rinvigorendosi, diramandosi, risuscitando inaspettatamente quando sembravano cadaveri vegetali.
È un dialogo silenzioso il nostro, istintivo. In qualche modo mi pare che i fiori ascoltino le mie parole. Forse carpiscono i miei umori dal tono della voce e dal ritmo dell’aria che esce dalla bocca, dal respiro e dal battito cardiaco, dall’energia del corpo, forse annusano gli odori un po’ come noi godiamo dei loro profumi.
Per questi motivi m’ha attratto il titolo del bestseller della Diffenbaugh, l’evento editoriale dell’anno. Non voglio rovinarvi il piacere della lettura, quindi faccio solo un breve accenno. Victoria, la protagonista, è una ragazza di diciotto anni con un passato alle spalle non facile da buttar giù: abbandonata dai genitori nella culla, ha un’infanzia travagliata tra famiglie adottive, genitori provvisori e deludenti. Respinge l’amore Victoria, non si fida, ha il terrore del contatto fisico. Ma sa amare i fiori, conosce il loro linguaggio. E questo segnerà il punto di svolta della sua vita…
Un romanzo simpatico, che vuole comunicare emozioni usando sapientemente il linguaggio dei fiori, medici dell’anima. Si può scegliere la copertina col fiore che più aggrada, verificando al fondo del libro il suo significato.