Il linguaggio d’amore di cani e gatti

Quanto dura la fase del calore durante la quale ci può essere l'accoppiamento? Cosa fare (e cosa non fare) per aiutare i nostri animali
Cani

Il calore (o estro) dura circa 15-20 giorni, ma la prima volta che accade può andare avanti anche un mese, presentare secrezioni più abbondanti ed essere irregolare. Non c'è da spaventarsi: è tutto nella norma di un fisico che sta evolvendo verso la maturità, una maturità sessuale che spesso non è accompagnata da un'altrettanta compiutezza fisica. Per tali motivi spesso si suggerisce di far accoppiare la cagna al terzo o al quarto calore o comunque non prima di 1 anno e mezzo, 2 anni di età.

Altra accortezza da avere, sia per verificare la regolarità dei calori sia per programmare una gravidanza, è quella di annotare sul libretto le date e la durata dei calori. Nella cagna solitamente sono due nell'anno e pressoché regolari, presentandosi ogni 6 mesi e, teoricamente, possono manifestarsi fino a tarda età. La cagna, cioè, non va in menopausa. È chiaro che con l'avanzare degli anni la fertilità si riduce e sia la gravidanza sia il parto diventano più rischiosi.

Il maschio, che sia cane o gatto, invece, non avendo un vero e proprio ciclo riproduttivo, può accoppiarsi in ogni momento, il suo "calore", infatti, è indotto dalla presenza nelle vicinanze di una cagna o una gatta in calore, ed è attirato dalla femmina già nel periodo immediatamente antecedente il calore (il proestro). Trovata la femmina in calore il maschio si avvicinerà, la annuserà, i due si leccheranno, magari con un inchino la inviterà al gioco e all'inseguimento: questi i segni del corteggiamento. Ad un certo punto il maschio poserà la testa sulla schiena della femmina e sonderà la risposta della cagna, la quale acconsentirà solo se resterà ferma e sposterà la coda. Questo il linguaggio dei nostri amici a quattro zampe per chiedere e dare il consenso all'accoppiamento.

Due le attenzioni da avere perché la fase del corteggiamento avvenga senza troppe sorprese:

  • che la femmina venga condotta dal maschio, e cioè nel suo territorio, per mantenere gli equilibri indotti dalla dominanza;
  • far incontrare i due cani qualche tempo prima del calore in modo da verificare la compatibilità caratteriale.

Per essere certi, poi, che i giorni siano quelli giusti perché la cagna possa accettare il maschio, può essere d'aiuto effettuare presso il proprio veterinario uno striscio vaginale o un prelievo di sangue per dosare il progesterone.

Individuato il momento più fertile, gli animali si accoppieranno con un caratteristico "nodo" che non va assolutamente disturbato. L'anatomia dei nostri amici a quattro zampe è, infatti, tale da creare un vero e proprio blocco tra le parti intime che si risolverà da sé nel giro di 20-25 minuti. Il tentativo di staccare i due cani non solo non conduce ad alcun esito positivo in tal senso, ma potrebbe provocare gravissimi danni sia alla femmina sia al maschio.

Infine vorrei sottolineare un linguaggio tipico degli animali, talvolta a noi poco comprensibile, gesti a cui spesso diamo un significato improprio. Abituati, infatti, ad umanizzare troppo i nostri beniamini talvolta cadiamo nell'errore di trasporre in essi un nostro specifico sentire. Parlo del cane, della cagna o del cucciolo che montano la gamba del proprietario. Possibile che l'animale voglia accoppiarsi? In realtà tale gesto ha un significato puramente gerarchico. Il nostro amico a quattro zampe vuole scalare la gerarchia e diventare il capobranco è quindi un chiaro segno di dominanza e non un desiderio di accoppiamento sopito o represso che vien fuori in modo malato.

A cura della dott.ssa Letizia D'Avino, Centro medico veterinario "Zoe", via Aldo Moro 75, Somma Vesuviana, Napoli

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