Il grido di Gesù in croce
L’autore guarda alla morte per crocifissione di Gesù – mors turpissima – a partire dall’impatto che tale fatto poteva avere sull’opinione pubblica dell’epoca in Palestina, e questo sulla base del testo di Dt 21,22-23, della testimonianza di Paolo (in particolare 1 Cor 1,18ss.) e del primo racconto della passione (la citazione di Sal 22,1 in Mc 15,34). La citazione del Sal 22 viene poi situata nel contesto d’insieme del racconto della passione di Marco, e nel contesto immediato e cioè della scena della crocifisssione con le sue numerose reminiscenze veterotestamentarie (Mc 15,21-37), senza omettere la riflessione teologica postpasquale così come traspare in Mc 15, 38 e 39.
Un ultimo paragrafo accenna agli echi che questo grido d’abbandono ha avuto nella Chiesa primitiva dopo la testimonianza di Paolo e del racconto marciano della passione: nei vangeli di Matteo, di Luca e di Giovanni, nell’epistola agli Ebrei ed in alcuni vangeli apocrifi 8di Pietro e di Filippo).