Il Gran concerto torna la sera di Natale

Raitre propone una sorpresa alle famiglie italiane: uno speciale di un'ora del programma rivelazione degli ultimi anni, che avvicina i bambini alla musica classica.
Il gran concerto

Novecento bambini dai due ai tredici anni in un teatro torinese che si divertono mentre ascoltano Uto Ughi impazzare al violino o mentre spiega i segreti degli “intervalli di quinta” dello strumento ad arco a quattro corde.

Ecco, ancora, gli innocenti pargoli letteralmente rapiti dalla musica che dal palcoscenico si genera grazie all’Orchestra sinfonica della Rai, che esegue impeccabilmente alcuni brani fra i più popolari delle opere classiche: dal Guglielmo Tell di Rossini al Concerto per due trombe e archi di Vivaldi, solo per citarne alcune.

 

Non sono pose, ma semplici brani tratti dalle puntate de Il Gran Concerto, in onda su Raitre la domenica mattina alle 9.10. Mezz’ora di puro divertimento e di grande cultura, dove attraverso un sapiente gioco e una conduzione frizzante, i bambini si appassionano con naturalezza al mondo della musica classica, forse troppo frettolosamente relegato ad ambienti ricercati e “adulti”.

 

Raffaella Carrà e Sergio Japino avevano adocchiato già da tempo in Spagna il format El Concertazo. Acquistandone i diritti l’hanno riproposto alla Rai, che ne ha fatto un gioiello per la programmazione dedicata ai più piccoli. Con un adattamento della formula operato da Carrà e Japino insieme a Caterina Manganella e Loredana Lipperini, Il Gran Concerto è sbarcato nel 2008 in Italia, ottenendo dati di ascolto positivi e in continuo crescendo, tanto da farne un programma rivelazione.

 

E il 25 Dicembre Raitre ci propone una sorpresa: uno Speciale Natale de Il Gran Concerto, eccezionalmente in prima serata, alle 20, per un’ora intera. Alessandro Greco, storico conduttore del programma, ci proporrà un gioioso viaggio nella magia e nell’emozione della musica classica per un Natale da ascoltare a tutto volume.

 

Partiamo, innanzitutto, “dando i numeri”: oltre al conduttore, all’auditorium Arturo Toscanini di Torino ci saranno 900 bambini; sul palcoscenico 80 orchestrali dell’Orchestra sinfonica della Rai, 40 Piccoli Cantori del coro di Torino, 40 coristi del Sunshine Gospel Choir, 10 tenori, Arianna Bergamaschi e Antonello Angiolillo, protagonisti del musical di successo La Bella e la Bestia. E ancora, 23 ballerini (tra adulti e bambini), un giocoliere, un acrobata, un mago con coniglio, 30 bambini presi a caso dal pubblico e 30 fanciulli in costume per il presepe vivente del gran finale.

 

«La cosa interessante – rivela Caterina Manganella – è stata proprio sfatare il pregiudizio che la musica classica sia roba per snob: in realtà i bambini sono vergini alla musica e proporgliela come una fonte di divertimento emozionale è stata un’operazione ardua, ma bellissima e soprattutto vincente. I bambini non hanno schemi né preconcetti, sono naturali e veri nell’esprimere quello che sentono e per questo lo trasmettono con tanta efficacia».

 

Ma si può dire che Il gran concerto sia un programma solo per bambini?

«È riduttivo pensarlo – continua Manganella – perché Raitre, in realtà, sta portando avanti una grande operazione culturale e di servizio pubblico. Grazie a questo programma stiamo trasmettendo dei modelli alternativi di gioco e di socializzazione che fanno bene anche agli adulti e a tutta la famiglia. Si pensi ad esempio alla rubrica del programma nella quale un bambino prova, per una volta, ad essere lui il direttore d’orchestra: la sua grandissima emozione è uno spettacolo che si comunica magicamente anche a chi lo guarda da casa. Passa così un modello positivo di riferimento, alternativo ai facili protagonismi, che offre l’esperienza dell’armonia di un gruppo e allo stesso tempo forma al bello tramite il gioco».

 

Come autrice, cosa ti lascia un programma come questo?

«È stata una stupenda esperienza di lavoro di squadra. Il programma è stato realizzato interamente dal Centro di produzione Rai di Torino: i costumisti, lo scenografo, la troupe, la redazione, la regia, il trucco&parrucco, i musicisti, ecc.: tutti professionisti della Rai che hanno lavorato con grandissimo entusiasmo e generosità; è anche grazie a questa umanità che abbiamo potuto regalare a tanti bambini divertimento ed emozioni, facendo loro scoprire Mozart o Verdi attraverso una grande orchestra».

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