Il girotondo del Natale

È nato fuori della città, non accolto, presso pastori, anch'essi non accolti.Ha continuato così fino alla fine: mano nella mano con gli esclusi in un grande girotondo nelle strade e nelle piazze, cercando di prendere dentro tutti, invitandoli alla festa.
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“Non c'era posto per loro nell'albergo” (Lc 2,7). È nato fuori della città, non accolto, presso pastori, anch'essi non accolti.

L'ha fatto a ragion veduta: se n'è andato dalla casa del Padre, sapendo che a Betlemme le avrebbe trovate tutte sbarrate. Non è venuto per trovare una dimora.

Ma per crearla. Non aveva bisogno di una casa, lui che è la casa.

Ha scelto l'esclusione per riempire di sé quel vuoto. Subito ha aperto la sua casa ai pastori, ha fatto loro festa, ha ordinato a un coro di angeli di cantare per loro: mai avvenuto prima e mai più avverrà nella storia! Perché Lui non dà gli avanzi o il superfluo a chi invita in casa.

Ha continuato così fino alla fine: mano nella mano con gli esclusi in un grande girotondo nelle strade e nelle piazze, cercando di prendere dentro tutti, invitandoli alla festa. Tanti hanno accettato, ma non tutti. Se ne sono andati tristi, addirittura arrabbiati e hanno tentato di soffocare la festa.

Ma non ci sono riusciti.

Tutti gli anni il girotondo ripassa nel mondo: Lui con i suoi amici ripercorre danzando le nostre strade e piazze, bussa alle nostre porte e lancia l'invito: “Buon Natale, vieni anche tu con noi?”.

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