Il giorno del giudizio
Lucio Brunelli, Alver Metalli - Fazi Editore
Giorno, mese e anno imprecisati, in un futuro non lontano. È morto da poco papa Leone XIV e nella Cappella Sistina i cardinali sono riuniti in conclave per eleggere il successore. Uno dopo l’altro, in fila indiana e in silenzio, lasciano i seggi e si avviano a depositare il proprio voto sul tavolo di presidenza. Ma un evento improvviso e inimmaginabile blocca i lavori, gettando la Chiesa e il mondo in una condizione inedita, complicata, apocalittica. A tentare di risolverla intervengono gli attori più diversi: la Guardia svizzera, i prelati di curia, il Sacro collegio, i sarti ecclesiastici, l’antiterrorismo, la guerriglia sudamericana, in un convulso intreccio di sorprese, sviluppi e colpi di scena che “sequestrano” il lettore dalla prima all’ultima riga, trascinandolo col batticuore verso un finale che non delude. Come thriller, ma anche su un piano umano, storico e spirituale.
Di questo “giallo vaticano” non è rocambolesca solo la trama. Lo è stato pure il metodo di lavoro degli autori. Brunelli, vaticanista del Tg2, e Metalli, giornalista residente a Buenos Aires, hanno collaborato inviandosi online i rispettivi capitoli. L’eccellente risultato dà ragione a tanta audacia. Il libro è ben scritto, i personaggi ci sono, e per quanto riguarda l’aspetto squisitamente religioso ed ecclesiale (terminologia, procedimenti, location ecc.), va riconosciuta una correttezza e un’esattezza che attestano il romanzo agli antipodi di un Codice da Vinci e di tutto il pattume similare.