Il gioco delle tre (o più) tasse
Come ben documentato dall’articolo di Marco Fatuzzo “Imposta sulla casa, nuovo capitolo di una lunga storia”, il nostro fisco riesce sempre a inventare nuove tasse e il risultato è una gran confusione per i contribuenti e una fatica di Sisifo per gli uffici dell’amministrazione fiscale e degli oltre 8000 comuni che, appena fatti gli elenchi dei contribuenti e i programmi per il calcolo, devono buttare via tutto e ricominciare daccapo. E non sempre per riscuotere una tassa più equa. Si può raccontare con ironia il primo giorno di Iva aumentata per tutti gli italiani
" Il motorino di Lazzaro quasi urta il Suv di un suo antico compagno di scuola.
Lazzaro: «Ciao, vecchio, ti vedo bene. È vero che ti dai da fare con la politica? A proposito, davvero gli italiani non pagheranno più … come si chiama? .. l’ICI?».
Onorato: «Ma che ICI, che non c’è più da anni! IMU si chiama! Certo: per le prime case abbiamo già abolito la prima rata ma, vedrai, aboliremo anche le rate successive».
Lazzaro: «Che risultato! Gente di parola, non c’è che dire! Ma non è che poi di tasse ce ne arriva sul groppone qualcun’altra? E che magari poi per far tornar i conti ci aumentano anche l’Iva?»
Onorato: «Beh, vediamo: dal prossimo anno ci sarà la Taser, che sostituisce l’Imu e quella sui rifiuti che avrebbe dovuto chiamarsi TARES; ma ci sarà un risparmio (si calcola che anziché 225 di IMU e 305 di Tares, saranno 415 a famiglia tutto compreso); l’IVA l’alzeremo solo se i conti si mettono male e commissario europeo Rehn continua a rompere le scatole; se no magari si ritoccano un po’ le imposte sulla benzina o qualche altra tassa minore».
Lazzaro: «Rifiuti, Iva, benzina… quelle tasse lì però poi mi tocca pagarle anche a me! Per Ici e Imu, per fortuna, non ho mai dovuto sborsare un euro. Casa mia è quello che è … insomma ero sempre sotto il limite esente. E tu, invece, che immagino non vivrai proprio in un tugurio?».
Onorato: «Pensa che l’Imu dell’anno scorso – parlo solo della prima casa, eh! – è stata una botta di 1500 euro!»
Lazzaro: «Poveraccio! Hai proprio ragione che andava tolta, e soprattutto a quei disgraziati come te che gli toccava pagare cifre del genere!».