Il fiore celeste di Dio donato all’umanità

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Tra le onde degli esseri umani che vanno e vengono nel tempo e nello spazio, ogni tanto ce n’è uno che ama radicalmente e pienamente. Il suo cuore diventa il tempio di quel Dio che non è altro che amore. Così, come uno specchio limpido riflette solo luce, grazia e misericordia, in una parola pace… Chiara era il tempio benedetto di Dio che, come il suo Amato, amava immensamente e ciascuno senza distinzioni. Era la personificazione della misericordia, la rahma coranica. Chiara! Eri la pace, hai dato la pace e continuerai a soffiare la pace attraverso i tuoi; e perciò, per me musulmana, sei stata la bella e reale manifestazione di quell’Islam che letteralmente significa affidarsi completamente alla pace di Dio, ora più che mai. Il tuo ideale – la fratellanza universale e l’unità tra gli uomini – è l’essenza del messaggio di ogni autentica religione. Dieci notti prima della tua partenza, nel sonno piangevo a bassa voce, piano, con singhiozzo, per ore e ore: chiedevo a Dio la tua salute e la tua presenza, anche corporale, tra di noi. Mi ha risposto mostrandomi una scena nel cielo, aprendomi un grandissimo quadro: sulla sinistra c’era il tuo nome, quello dei focolarini e del tuo ideale… tutto in una sola luce; e sulla destra, di fronte a te, c’era la Terra tutta blu con in mezzo una grande parola in celeste: Pace, senza niente aggiunto… Pace perché tu e i tuoi siete portatori di vera e piena pace al mondo e all’intero pianeta… la pace che è Dio, Amore, Luce. Ricordando questo sogno, sento una profonda pace celeste nel cuore.

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