Il figlio più piccolo
Sarà per l’abitudine alle cronache quotidiane che ci raccontano ogni giorno il trash economico-politico-sociale dell’Italia di questi ultimi anni, ma il film di Avati sui furbetti e relativi intrallazzi non indigna. Il tentativo di disegnare il ritratto di una società che, oltre a smarrire l’onestà, sembra aver perso ogni buon gusto, si stempera in una benevolenza, che banalizza l’etica degli imbroglioni a mero fenomeno di costume.
Ciò non impedisce al regista di realizzare uno dei suoi migliori film: il ritmo narrativo tiene, gli attori sono indovinati (Zingaretti e Morante, una nota di merito anche a un ritrovato Christian De Sica), anche se imprigionati in personaggi bidimensionali. Visto il contesto, si poteva fare di più.
Regia di Pupi Avati; con Christian De Sica, Laura Morante, Luca Zingaretti, Nicola Nocella.
Valutazione della Commission nazionale film: consigliabile, problematico.