Siamo a Nairobi, capitale del Kenya, e proprio qui, pochi giorni fa, è iniziato il Festival della moda africana e delle arti, un evento nato pochi anni fa, nel 2008, con l’obiettivo di migliorare la percezione che le altre comunità hanno del Paese. Designer e artisti mettono in gioco la propria creatività, utilizzano materiali sostenibili e cercano attraverso la propria arte di abbracciare e far conoscere i valori africani, portare i colori del Paese nel mondo della moda internazionale, promuovere il business della moda in Africa.

Le modelle sfilano con abiti che vanno dal nero al viola, passando per il blu notte e il rosa acceso, l’arancione, il celeste, il verde e il giallo. Colori accesi, vivi. I vestiti arrivano al ginocchio, cadono morbidi e lasciano le spalle scoperte. Non c’è niente di banale e scontato, ogni abito racconta qualcosa di diverso, arricchiti da pizzo e gonne a più veli, quasi trasparenti, con pietre preziose applicate che creano bellissimi disegni tribali, fiori tra i capelli, i tessuti sono leggerissimi. Il trucco è naturale, non ci sono accessori ad arricchire: i vestiti, dalle sfumature eccentriche, occupano tutta la scena, i capelli sono lasciati selvaggi e un po’ disordinati, o tirati su con acconciature perfette. Pochi elementi e la moda diventa vivace, colorata, femminile e sensuale e gli stilisti internazionali non riescono a resistere.

L’attenzione è soprattutto per i dettagli e la raffinatezza. E così anche le nostre modelle sfilano con vestiti dai materiali semplici ed estivi, come il lino, ma colorati di rosso, arancione, verde, blu e fucsia, colori caldi, ma decisi, i colori dell’estate. Le sfumature poi sono unite al tribale, macchie di colore ricordano gli animali della savana, le perline colorate sono utilizzate come decorazioni che impreziosiscono. Gli abiti sono lunghi, ma si gioca molto sul vedo non vede, le frange non possono mancare. Insomma l’abbigliamento etnico, i colori e lo stile africano riescono sempre ad ammaliare e conquistare il cuore di tutti gli stilisti internazionali che portano ogni anno un po’ di Africa sulle loro passerelle.