Il fenomeno Adele
Da mesi contende a Lady Gaga lo scettro di regina del pop mondiale. Rispetto alla succitata è meno provocatoria e trasgressiva, ma è dotata di un talento altrettanto cristallino. La burrosa cantante Adele Laurie Blue Adkins è oggi l’artista britannica che ha venduto più dischi nella storia: oltre 20 milioni di copie, e con soli due album all’attivo e neanche un lustro di carriera.
Una vita non facile, la sua; iniziata a Tottenham, quartiere della periferia londinese, come figlia di una ragazza madre. È bruttina e grassottella, ma la passione per la musica l’aiuta a smussare i problemi e conquistarsi pian piano il suo posto nel mondo. Adora le grandi cantanti blues e soul, Ella Fitzgerald ed Etta James in primis. Come mille altre aspiranti cantanti pubblica qualcosa su My Space, finché qualcuno s’accorge di lei e le offre il primo contratto discografico.
Il debutto arriva nel 2008, quando ha appena vent’anni, sull’onda del boom del nuovo soul britannico e di stelle emergenti come Amy Winehouse. Forte di un indiscutibile talento vocale, Adele migliora gradatamente il suo look (uno stile da sophisticated lady molto anni Cinquanta), e s’appoggia allo stesso produttore di Amy, Mark Ronson. E con il successivo 21, pubblicato due anni dopo, arriva il successo planetario.
Da quel momento per la signorina Adele è un susseguirsi di vendite stratosferiche, apparizioni televisive e premi d’ogni genere, compresi i 6 Grammy Award portati a casa nel febbraio scorso. Un’emorragia alle corde vocali la costringe a bloccare per un po’ la sua carriera concertistica, ma i suoi gongolanti discografici suppliscono con un cd+dvd che la cattura dal vivo alla prestigiosa Royal Albert Hall: un trionfale ritorno a casa per un brutto anatroccolo trasformatosi nel più leggiadro dei cigni (nonostante quell’inopportuno dito medio, levato verso chissà chi, agli ultimi Brit Award).
La signorina Adkins è insomma la superstar del momento, e per dare l’idea del suo successo basti dire che è stato calcolato che lo scorso anno ha venduto un disco ogni sette secondi… Ma l’impressione è che per lei il bello – e il difficile – debba ancora arrivare.