Il fastidio
La missiva di un lettore che se la prende coi “nuovi bacchettoni”. Però…
«Premetto che non ho mai votato per Berlusconi, ma tutto questo accanimento contro di lui comincia a darmi fastidio. Tutti questi “nuovi bacchettoni” che improvvisamente si ergono a maestri di morale, quando in passato hanno sempre sostenuto l’amore libero. Gli italiani non hanno la memoria corta, non giustificano certo i comportamenti di Berlusconi, ma neppure l’ipocrisia di tanti».
Goran Innocenti
Ognuno ha la sua coscienza, che è inviolabile, caro Innocenti. Certo, tanta acrimonia di chi certo non è di specchiata onestà morale può dar fastidio. Non mi sento però di giu-dicare nessuno, come singola persona: casomai può farlo il confessore.
Goran Innocenti
Ognuno ha la sua coscienza, che è inviolabile, caro Innocenti. Certo, tanta acrimonia di chi certo non è di specchiata onestà morale può dar fastidio. Non mi sento però di giu-dicare nessuno, come singola persona: casomai può farlo il confessore.
Chi ha un ruolo pubblico, però, lo ripetiamo ormai da tempo, ha il dovere di dare un esempio di onestà, di dedizione al bene comune, di rispetto per ogni singolo uomo e ogni singola donna, di attenzione agli ultimi della società, di avere atteggiamenti sobri, di non ostentare ricchezze spropositate, di non gestire la cosa pubblica come propria proprietà privata, di avere uno sguardo ampio sulla realtà politica locale e internazionale, di modestia e umiltà, di rispettare la legge.
Questo vale per tutti, sia per Berlusconi che per coloro che lo denigrano: il pensiero sociale della Chiesa lo dice dai tempi di Tertulliano, non certo da ieri! E allora non giudichiamo il singolo, nemmeno il premier, ma valutiamo secondo questi criteri il più possibile onestamente i comportamenti pubblici.