Il Duomo casa di tutti i milanesi

Il cardinale Tettamanzi lancia un appello alla cittadinanza per il restauro della Cattedrale.
Duomo di Milano

Sentire il Duomo come la grande casa di tutti i milanesi, a cominciare dagli amministratori pubblici che sono chiamati ad interessarsi ai suoi problemi, «anche di carattere gestionale ed economico, a custodirlo e valorizzarlo come simbolo più bello della nostra Città». In occasione della festa della Dedicazione del Duomo di Milano e il Cardinale Tettamanzi ha fatto questo invito alla città anche in vista degli appuntamenti prossimi: la giornata mondiale della famiglia nel 2012 e soprattutto l’Expo nel 2015, che porteranno a Milano l’«attenzione internazionale», con milioni di visitatori. «Mi chiedo – disse Tettamanzi – se arrivando in piazza Duomo e varcando le sue porte troveranno una Cattedrale completamente restaurata e capace, come è nella sua natura, di “stupire il mondo”.

Come non pensare a un Duomo consolidato in tutte le sue guglie, ripulito della coltre del tempo negli interni e restituito al chiarore dei suoi marmi, dotato di luci e suoni tra i più innovativi e avveniristici, nuovamente accompagnato al fianco dal suo Museo, riaperto al pubblico e magnificamente riallestito?

 

Attualmente un grande cantiere è stato allestito per il restauro della guglia e del Museo. Per i lavori questi serviranno 18 milioni di euro, ma ne sono stati stanziati solo 3,7 tra Regione, Provincia, Comune e Ministero dei Beni culturali per il 2010. Di qui l’appello a tutti i milanesi, a partire dalle istituzioni e dagli enti pubblici, fino alle società private e alle associazioni di cittadini, «a sentire il Duomo come la loro grande casa» e ad interessarsi ai suoi problemi, anche di carattere gestionale ed economico».

 

La Camera di Commercio che aveva promesso una donazione cospicua, ha consegnato ora un contributo di 365 mila,  mentre i tassisti dell’8585 hanno raccolto 10 mila euro. Altri 200 mila euro stanziati dalla Camera di commercio e altri 165 mila da Unione-Confcommercio, Assolombarda, Assimpredil-Ance, Coldiretti, Compagnia delle Opere, Legacoop e Unione Artigiani. Per il presidente della Veneranda Fabbrica: «L’impegno per conservare il Duomo è gravoso, ma ha il valore di una vera e propria impresa che, per riuscire, deve coinvolgere tutta la città».
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