Il dopo Sandy

22 vittime causate dal passaggio dell'uragano sulla costa occidentale. 8 milioni di persone sono ancora senza energia elettrica, mentre cominciano a riprendere alcuni servizi essenziali
Sandy uragano Usa

L’uragano Sandy è passato. Ha lasciato dietro le spalle New York e il New Jersey e si è diretto, con minore intensità, verso il Canada. Alle sue spalle ha lasciato una scia di distruzione e di morte. Ventidue sono stati i morti accertati nella città di New York più altri 5 nello Stato di New York. L’agenzia Fema, che calcola le conseguenza economiche dell’uragano, stima fino a 50 miliardi di dollari i danni accertati.

In Pennsylvania un bambino di 8 anni è stato schiacciato da un albero mentre correva fuori per controllare i vitelli di proprietà della famiglia, mentre una donna è deceduta in un incidente stradale a causa del manto scivoloso e innevato. Gran parte dei danni sono avvenuti a causa degli alberi. Sradicati e sbattuti dal furioso vento sono diventati delle armi micidiali contro pedoni, macchine e abitazioni. «Una donna ‒ scrive il New York Times ‒ è stata uccisa folgorata da un impianto autonomo della corrente elettrica. Un uomo è stato travolto dall’inondazione dell’acqua mentre era dentro casa e trasportato contro la vetrata di un negozio. L’interruzione dell’energia elettrica ha bloccato un respiratore di una donna di 75 anni che è così morta d’infarto».

Molte morti sono ancora avvolte nel mistero, un uomo è affogato nel sotterraneo di un garage a TriBeCa, c’è chi è scomparso mentre si è avventurato, in piena tempesta, a portare a passeggio il suo cane. Un altro uomo è rimasto schiacciato sotto un albero tra la 17 esima e la 18 esima nella parte Est di Manhattan. Terribile la fine di una donna di 23 anni che ha preso fuoco, per cause ignote, davanti a una dozzina di testimoni: prima dell’arrivo dei vigili del fuoco è passata una lunga mezz’ora ed è stato troppo tardi per salvarla. Battery Park, l’area verde dove ci si imbarca per andare a visitare Ellis Island e la Statua della libertà, è stata inondata da acque alte 4 metri e, nelle vicinanze, una signora in sedia a rotelle che abitava al primo piano è stata salvata appena in tempo da una vicina di casa che si è ricordata di lei. Ma la situazione resta ancora terribilmente complicata. Lower Manhattan, la parte Sud della città, sotto la venticinquesima strada, è completamente al buio. La luce, si teme, non tornerà, così come le 26 linee della metropolitana non riprenderanno servizio prima di 4 o 5 giorni.

«La chiusura ‒ ha spiegato il Sindaco Bloomberg ‒ sta contribuendo a far aumentare il traffico stradale, tanto da causare una vera e propria paralisi a Manhattan». Hanno, invece, ripreso a circolare con difficoltà gli autobus e alcuni treni dell’Amtrack, una società ferroviaria. Gli  aeroporti di Jfk (tranne che per qualche limitato servizio) e di La Guardia sono ancora chiusi e, in totale, sono19.500 mila i voli cancellati. Nel corso della giornata, nella centrale nucleare di Oyster, in funzione dal 1969 in New Jersey, è stato revocato lo stato di allerta e i sistemi elettrici sono stati ripristinati. Nelle zone evacuate per l’arrivo di Sandy non sono mancati gli sciacalli che, travestiti da addetti alle compagnie elettriche o da soccorritori che sono entrati in azione appena il vento è cessato: quindici sono stati arrestati. Nel frattempo cominciano a riprendere le attività ordinarie e, dopo due giorni di chiusura, la Borsa di Wall Street ha riaperto in breve rialzo.

Da domani riprenderà la campagna elettorale, sospesa per tre giorni, per le elezioni elettorali del 6 novembre. I simboli stessi dell’America si sono arresi a Sandy e slitterà anche la riapertura della Statua della Libertà che domenica scorsa ha compiuto 126 anni dalla sua inaugurazione.
I danni maggiori sono stati riscontrati nel New Jersey. Sono state colpite tutte le infrastrutture: strade, ponti, ferrovie, scuole. Domani il presidente Obama visiterà i luoghi del disastro, mentre l’emergenza continua.

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