Il dono della divinizzazione nell’antropologia teandrica di Maurice Blondel
L’antropologia integrale di Maurice Blondel, filosofo e teologo francese di una profondissima spiritualità cristocentrica, si basa su una concezione dinamica dell’essere che ha come modello supremo la reciprocità del dono costituente l’Essere di Dio Uno e Trino. L’uomo, creato con un atto kenotico di Dio, è chiamato a superare l’essere puramente naturale che lo forma come un individuo, attraverso il processo della propria personalizzazione che richiede una donazione libera e totale di sé. Aprendosi così kenoticamente agli altri e a Dio, l’uomo ritrova in sé il soprannaturale che plasma il suo "uomo nuovo". In definitiva, la persona umana è destinata ad accogliere il dono della divinizzazione che opera in essa l’unione teandrica dell’umano con il divino. Elevato così a partecipare alla vita trinitaria e a rivivere i rapporti trinitari anche sul piano orizzontale, l’uomo coopera con Dio all’avvento di un mondo nuovo in cui il "Cristo integrale" unirà a sé tutto il cosmo.