Il dolore, un grido verso l’oltre

"Il tema del dolore è bruciante e misterioso, ma inevitabile. Esso è sempre di impressionante attualità: c'è il dolore dei singoli e c'è il dolore dei popoli. A livello personale esso emerge nella sua radicalità con il volto della morte delle persone amate ( ...). A livello storico esso ritorna come tragedia estrema nel grido di popolazioni intere che sono esposte al destino del massacro, dello sradicamento sistematico e delle violenze più inaudite». L'autore, con "timore e tremore" , attraverso gli strumenti della riflessione fIlosofIca, percorre i vari livelli dell'esperienza umana implicati nella questione del dolore. Questo cammino conduce alla progressiva radicalizzazione della domanda, del "perché". II momento sorprendente di svolta del discorso avviene quando questo "perché", che esplode nel dolore umano, s'incontra con il "perché" del Dio CrocifIsso fuori le mura. Se la lacerazione causata dal dolore diviene per il Cristo lo spazio per l'accadere di un Amore che vince la signoria della morte, anSommario
che le ferite sperimentate dall'uomo non potranno divenire spazio del realizzarsi di un amore già segnato dall'eterno?
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