Il disegno nell’acqua

Omar Galliani espone a Milano - Acquario Civico e Conca dell’Incoronata - fino al 24 ottobre (catalogo Electa) il suo micro-macrocosmo, come a dire che la vita scorre ininterrotta e da sempre nell’acqua, elemento indispensabile all’uomo e alla natura
mostra

Anche oggi nascono i poeti. Non scrivono versi su fogli di carta, ma attraverso video e installazioni, disegni e lavori su rame, pietra, tela gommata. Tutti hanno un elemento in comune: nascono muoiono risorgono dall’acqua e nell’acqua. Il poeta in questione è Omar Galliani che espone a Milano – Acquario Civico e Conca dell’Incoronata – fino al 24 ottobre (catalogo Electa) il suo micro-macrocosmo fluidamente sommerso ed emerso nell’onda. È come dire che la vita scorre ininterrotta e da sempre nell’acqua, elemento indispensabile all’uomo e alla natura e nello stesso tempo, nelle mani di quest’artista creatore, si fa verso. Diventa Bellezza. Galliani ha in sè il passato – Leonardo -, il paesaggio lombardo, il futuro. Osservare queste rassegne non è sfilare attraverso opere, ma è partecipare a qualcosa in costante moto. La serie di lavori che si richiamano ad Ophelia, morta nell’acqua sanno di evocazione: la fantasia è tremito e stupore, delicatezza e rimpianto.  Il grande stupendo Disegno italiano del 2005, volto androgino che emerge dall’ombra contiene secoli di ritrattistica e nello stesso tempo è così contemporaneo nella dolcissima malinconia, nella riflessione ad occhi chiusi da commuovere. Così come la tempera su tavola Nuovi Fiori, rossi sul capo scuro di un volto ancora una volta ad occhi chiusi: apparizione folgorante che parla nel silenzio.

Se poi si sfogliano gli undici disegni siamesi del Quaderno delle acque a matita e carboncino su carta si rimane stupiti dalla levità orientale e pure leonardesco-botticelliana del tratto, dalla musicalità di giunchi che s’inchinano l’uno all’altro e da quei tratti di volute-capelli, onde che irradiano luce. Ma occorre uscire all’aperto nella sezione Immersioni che si snoda nel giardino dell’Acquario: qui sono collocate opere generate dall’immersione nel liquido che le divora, le trasforma in un nuovo tipo di bellezza.

Ma quale bellezza cerca Omar Galliani? La risposta è semplice e complessa. Guardando le sue opere, viene da dire: Omar è innamorato della vita e per lui la vita è poesia: della natura, delle cose e soprattutto di sé stessa. L’acqua forse non è nella sua trasparenza assoluta la prima e forse più arditamente semplice forma di Bellezza? Ecco perché egli vi si immerge e ci immerge. L’acqua fa tutto più puro e bello. Una mostra assolutamente da non perdere.

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